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Rimini in C. Greselin: "C'era la pressione di vincere, che ci ha fatto rendere al top"

ESCLUSIVA TMW - Rimini in C. Greselin: "C'era la pressione di vincere, che ci ha fatto rendere al top"TUTTO mercato WEB
martedì 17 maggio 2022, 18:34Serie C
di Claudia Marrone

"E' stato un campionato lungo, combattuto fino alla fine, ma dalla quinta giornata in poi siamo sempre stai in vetta, esprimendo un buon calcio e dimostrando continuità di rendimento e risultati. Certo, anche le dirette concorrenti hanno avuto un ottimo score, la pressione di vincere si sentiva, ma questa promozione è stata meritata": così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il centrocampista del Rimini Simone Greselin.
Che dopo una lunga parentesi in Serie C con la maglia della Giana Erminio, intervallata da un'esperienza alla Lucchese, è sceso in D per riportare nel professionismo il Rimini, dopo la retrocessione di due stagioni fa.

Pressione di vincere. Quanto si è sentito il peso della maglia?
"Rimini è sicuramente un ambiente che si fa sentire, i tifosi e in generale la città è molto legata alla squadra, ma è bellissimo vivere la passione di una piazza storica. Credo che una maglia così importante, con le pressioni positive che dà, con l'obbligo di giocare per vincere, siano stimoli per fare sempre meglio e non accontentarsi mai".

Quando avete capito che ce l'avreste fatta?
"Da inizio campionato ci eravamo resi conto di essere forti, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello umano, che spesso fa la differenza. In un gruppo dove c'è stima reciproca tra i componenti, in cui tutti sono un valore aggiunto, le cose vanno meglio, e il tutto si riflette sul campo: è quindi più facile esprimersi anche su certi livelli. Che ci fossero tutte le componenti giuste per fare il salto, come ho detto, ci era stato subito chiaro. E ci abbiamo creduto".

Per te è stata la prima stagione in Serie D dopo 6 anni di professionismo: come è stato l'approccio con una nuova categoria?
"Se si guarda impianti, campi, la forte disparità di classifica tra squadre di vertice e di bassa graduatoria, un po' di differenze con la Serie C si notano, ma per me l'approccio è stato molto semplice, perché a Rimini ho trovato un'organizzazione e una società che facevano respirare aria di professionismo: c'è un progetto serio, che mi ha per altro convinto a scendere in D".

A ogni modo la C è stata di nuovo conquistata: il tuo futuro sarà in biancorosso?
"E' presto per parlare di futuro, la nostra stagione non è ancora finita. C'è in ballo la poule scudetto, e vogliamo ben figurare. Al resto ci penseremo".

Chi probabilmente non troverai in C, è la tua ex squadra, la Giana...
"Sono davvero molto dispiaciuto per la loro stagione, e loro sono tanti per i miei amici che giocano ancora la. Non so se tramite ripescaggi o riammissioni potranno evitare la D, o se faranno un campionato a vincere tra i dilettanti, ma una società seria e sana come quella merita di stare nel professionismo: sono certo che si rialzerà presto".

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