Lega Pro, Vulpis: "5 dicembre assemblea per il nuovo format. C'è fiducia per il sì"
A margine della presentazione del nuovo progetto del Pontedera, che inizia l'era di digitalizzazione partendo dal settore giovanile, i microfoni di TuttoMercatoWeb.com hanno avvicinato il vicepresidente vicario della Lega Pro Marcel Vulpis, presente nella cittadina toscana per valorizzare quanto proposto dal club granata.
Il girone di andata sta volgendo ormai al termine: che campionato stiamo vedendo?
"Il campionato, per il momento, sta confermando alcuni valori già noti dei club e delle squadre, penso a esempio al Pordenone nel Girone A che, scendendo dalla B, ha iniziato a staccare di 5 punti le dirette concorrenti, oppure al Catanzaro, che ha fatto un mercato molto importanti ed è ora decisamente in salute, anche se Pescara e Crotone non sembrano intenzionate a mollare un centimetro nel Girone C. Il raggruppamento B, invece, è il più equilibrato, ci sono tante squadre in un fazzoletto di punti. A ogni modo, credo che anche questo anno la Serie C siamo molto avvincente, ed è ancora lunga, tutto può succedere. Mi aspetto, questo sì, un super playoff".
Assist perfetto. I playoff sono al centro del nuovo format recentemente proposto dalla Lega Pro...
"Come ha dichiarato il presidente Ghirelli, c'è da valorizzare il post regular season con una formula più impattante, con una prima fase focalizzata sull'ambito territoriale per dare maggior risalto ai top match delle varie zone di Italia, e poi un'onda lunga che arrivi alla classica fase identificativa degli spareggi. Il 5 dicembre si terrà l'assemblea di Lega dove il tutto sarà discusso, i club stanno valutando tutto molto attentamente, e vigili rimaniamo noi: appena sarà stabilita la formula definitiva, come area marketing, ci attiveremo con quella commerciale per valorizzare un prodotto che riteniamo valido".
Crede che da parte delle società ci sarà una positiva risposta?
"Non credo ci saranno problemi, non ho evidenze negative da parte di nessun club al momento".
A ogni modo, la Lega Pro è l'unica lega che propone. La riforma del calcio, quella globale, si farà?
"Il Presidente Ghirelli, in tema di riforme, è un treno: o si sale al volo o si rimane fermi. Ma la riforma adesso, si sta rendendo sempre più necessaria, dobbiamo farla, dopo 60 anni è arrivato il momento giusto. Il calcio deve seguire i tempi, un po' come sul tema dell'innovazione digitale: serve la rimodulazione dei campionati per l'ottimizzazione dei format e valorizzazione degli stessi per tifosi e sponsor. Ciascuna Lega deve portar in dote le proprie caratteristiche, questo è ovvio, ma il kingmaker del tutto è il Presidente della Federazione Gabriele Gravina. Non scherzo quando lo definisco la stella polare del calcio".
Molto dipende però anche dal Governo. Abodi è l'uomo giusto per provare ad andare oltre?
"Il Ministro Abodi è una persona più che professionale e preparata, conosce il calcio e lo sport in generale, ha una sensibilità unica rispetto a queste tematiche, e credo che potrà davvero esser di aiuto. La Lega Pro, lo dico da tempo, meriterebbe maggiori risorse perché oggi tantissimi ragazzi della nostra categoria arrivano dalla Serie A e dalla B per essere formati, e questa operazione che noi eseguiamo deve essere un valore riconosciuto. Il Decreto Melandri è stato uno strumento legislativo importante e innovativo in un dato momento storico, ma ora occorre guardare in un modo più moderno all'ecosistema del calcio. La A non può non prescindere dalle alte leghe, non sono mondi staccati, siamo tutti parte della stessa galassia. Faccio l'esempio della Premier inglese, che in piena pandemia ha sostenuto anche economicamente le serie minori, no perché sia benefattrice ma parte è un sistema unico, che addirittura fornisce anche sponsorizzazioni per chi sale di categorie e non ne ha. Dovremmo capire questo, perché solo così si può avanzare".