Ventura sul futuro del Bari: "Il nodo comproprietà peserà. Almeno fino al 2028"
Nel biennio fra il 2009 e il 2011 fra Bari e Gian Piero Ventura si è creato qualcosa di più di un legame fra una piazza appassionata di calcio e un tecnico che, raccolto il testimone da Antonio Conte seppe portare i Galletti al decimo posto in Serie A. Per questo motivo il tecnico ligure, a pochi giorni dal suo 76° compleanno, ha voluto dire la sua sul momento complesso della formazione attualmente nelle mani di Pasquale Marino. Concentrandosi, in particolare, sul clima infuocato esistente fra la tifoseria e la famiglia De Laurentiis:
«Con tutto il rispetto nei confronti dei tifosi, io credo che questa situazione fosse da mettere in preventivo sin da quando i De Laurentiis hanno prelevato il Bari - ha spiegato attraverso le colonne de La Repubblica nella sua edizione dedicata al capoluogo pugliese -. È inevitabile che chi ha da sciogliere il nodo della comproprietà non avrebbe mai potuto acquistare 20 giocatori di proprietà. Sino al 2028 bisognerà convivere con questa spada di Damocle.
I tifosi non accettano questa situazione? E posso capirli, perché anche io sono un tifoso del Bari e vorrei giocare sempre per vincere i campionati. Fermo restando che non si può ignorare come prima dell’avvento dei De Laurentiis la gestione della società di calcio a Bari sia stata un grande problema".