Sampdoria, Bereszynski: "Felice di essere rimasto. Futuro? Parlerò con la società, vedremo"
Nel corso di una lunga intervista concessa al Secolo XIX, Bartosz Bereszynski ha parlato anche delle voci di mercato della scorsa estate e del suo futuro: "Anch'io pensavo fosse difficile rimanere. Ma dopo la partita a Jena, non se n'è più parlato. Mi sono concentrato sulla preparazione, il mio procuratore non mi ha chiamato, e sono stato felice di restare. Sono in scadenza, ma con l'esperienza so che queste cose vanno messe da parte per pensare al campo."
Ha 32 anni. Chiuderebbe la carriera alla Samp?
"Io e la mia famiglia siamo sampdoriani, ma non voglio fare promesse. Vedo un grande progetto, un obiettivo importante, e mi concentro su quello. Non dipende solo da me; parleremo con il presidente e il direttore e vedremo."
Cosa significa per lei essere capitano?
"Responsabilità verso la squadra, a partire dai giovani, e orgoglio. La fascia l'avevo già indossata come vice di Quagliarella, ma è la prima volta che sono capitano dalla prima giornata. Questo mi motiva molto."
Si discute tanto del suo ruolo da 'braccetto' difensivo, dove aveva già giocato a Empoli.
"Non decido io dove giocare, è giusto che scelga il mister. All'inizio della stagione non ero in gran forma, anche mentalmente. Non avevo ancora la famiglia qui, c'erano molte cose da sistemare, ma ora sto meglio. Non ho saltato neanche un minuto e voglio continuare a giocare e crescere."