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Salernitana, numeri da brividi per una difesa incompleta. Big a secco, i giovani scalpitano

Salernitana, numeri da brividi per una difesa incompleta. Big a secco, i giovani scalpitanoTUTTO mercato WEB
Il ds Petrachi
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
venerdì 27 settembre 2024, 08:30Serie B
di Luca Esposito

Illusoria fu la trasferta di Reggio Emilia. Perchè, pur con l'alibi di un quartetto completamente inedito e della sfida contro un avversario di categoria superiore, la Salernitana torna a ballare in difesa ed è rientrata da Udine con altri tre gol sul groppone. In totale la formazione allenata da mister Martusciello ha incassato ben 16 reti in gare ufficiali, una media di 2 a partita che vanifica il buon lavoro fatto in fase offensiva. Considerando che non ci sono centrocampisti di interdizione e che, nell'ultimo giorno di mercato, è partito anche Daniliuc, sono evidenti le responsabilità di una dirigenza che, al netto dei tanti paletti imposti da Iervolino e di un budget molto limitato, avrebbe dovuto mettere a disposizione dell'allenatore almeno un altro difensore centrale di spessore. Fatta eccezione per Ferrari, gli altri elementi in organico non convincono in pieno. Ruggeri ha fatto bene in Friuli ma è un giovane che deve crescere senza pressioni sulle spalle, Bronn continua ad alternare buoni interventi a errori clamorosi e Velthuis è il vero flop di questa primissima fase di stagione come testimoniato da una media voto inferiore al 5 e da una serie di svarioni che hanno fatto perdere punti importanti in ottica classifica. Petrachi, al momento, continua a dire no al mercato degli svincolati pur con una lista over che consentirebbe di operare ancora. La mancata partenza di Valencia, tuttavia, non ha fatto risparmiare un ulteriore stipendio oneroso alla società e questo rappresenta un ennesimo ostacolo in un contesto di ridimensionamento certificato dall'attuale posizione di classifica e dalle tre sconfitte in sei gare pur con un calendario agevole e in discesa.

Balza all'occhio anche un altro fatto: sono i giocatori di maggiore esperienza che, ad oggi, hanno tradito le aspettative. E' assolutamente prematuro fare bilanci o stilare una lista di promossi o bocciati, ma Stojanovic non ha brillato, Maggiore (che a gennaio andrà via) sta faticando anche in serie B, Verde si è acceso a intermittenza pur avendo doti tecniche indiscutibili, Tello è un titolare inamovibile pur non avendo mai fatto la differenza, Torregrossa è entrato malissimo col Pisa e ha calciato come peggio non poteva il rigore di Udine che avrebbe potuto riaprire la contesa. Se il migliore è Simy, fino a qualche settimana fa proposto a diversi club e addirittura fuori rosa 12 mesi addietro, c'è davvero da riflettere. E così sarebbe opportuno che Martusciello desse spazio a giovani forse meno forti, ma desiderosi di mettersi in vetrina in una piazza importante come quella di Salerno. Di Ruggeri abbiamo detto, bene l'approccio di Amatucci, da non sottovalutare un ragazzo come Gentile proveniente da un vivaio top come quello della Fiorentina e che, sulla corsia di destra, potrebbe dare il suo contributo in attesa che Ghiglione ritrovi un buona condizione fisica. Hanno ben figurato anche Kallon e Tongya, entrambi indisponibili per la delicata sfida di domenica pomeriggio con il Catanzaro.

E anche in questo fine settimana l'Arechi offrirà un bel colpo d'occhio. Anche grazie alla massiccia partecipazione dei supporters giallorossi (attesi in 2300 unità, ok la vendita dei biglietti anche per i settori riservati ai locali) si toccherà quota 15mila per la terza gara consecutiva, senza dimenticare i 12500 dell'esordio col Cittadella, i 7000 in coppa con lo Spezia e la media di 1300 persone in campo esterno con annessi sold out a Bolzano e Mantova. Città non propriamente dietro l'angolo. Lo zoccolo duro, dunque, è lo stesso della massima serie ed è una componente fondamentale della quale la proprietà non può non tener conto in ottica programmazione. Il presidente Busso ha pubblicamente elogiato l'operato del direttore sportivo, l'amministratore delegato Maurizio Milan ha parlato di "grandi sacrifici economici fatti da Iervolino" ma la realtà dice che, tra cessioni, riscatti, botteghino e paracadute, la Salernitana ha introitato oltre 50 milioni di euro abbassando del 70% il monte ingaggi per poi spendere meno di 2 milioni sul mercato in entrata. La proprietà resta in vendita, ma in assenza di un passaggio di consegne c'è il rischio che anche a gennaio ci sia il diktat di cedere prima di acquistare.

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