Non chiamatelo più miracolo o sogno. Perché la Juve Stabia è ormai una realtà
La classifica di Serie B parla chiaro: in vetta il Pisa a quota 19, seguono poi Spezia e Sassuolo rispettivamente a 16 e 15 punti. Poi, la sorpresa: al quarto posto la Juve Stabia, che di punti ne ha 14 (CLICCA QUI per la classifica completa). Sì, quella Juve Stabia che a maggio, al termine del campionato scorso, aveva raggiunto quella famosa Itaca, come il confermatissimo mister Guido Pagliuca aveva sempre chiamato la Serie B.
Scelta azzeccata quella di aver blindato il mister, esordiente per la categoria ma con fame e grinta oltre che con capacità, e scelta ancora più azzeccata l'averlo scelto nella passata stagione; intuizione del Direttore Sportivo delle Vespe, Matteo Lovisa, corteggiatissimo già dall'estate da importanti club ma rimasto con i gialloblù per proseguire quel percorso nato appunto solo un anno fa che sta però dando i frutti finora sperati. Certo, con umiltà, ma il percorso fatto dai campani è sotto gli occhi di tutti.
Soprattutto se si considera la rosa, intelligentemente costruita tenendo conto del bilancio. Demba Thiam tra i pali è stato preso a 0, Marco Varnier da svincolato e Francesco Folino riscattato per un cifra non ingente e ora nel mirino di blasonati club anche di categoria superiore; e non finisce qui. Perché Lovisa ha nuovamente vinto delle scommesse come Marco Ruggero che arrivava dalla Virtus Verona, Christian Pierobon che in Serie C non aveva avuto molto spazio e il giovane 2006 Niccolò Fortini, senza contare quella già vinta lo scorso anno con Andrea Adorante, che era ai margini della Triestina. Si consideri poi la rinascita che hanno avuto elementi come Fabio Maistro, reduce dalla disastrata annata con la SPAL, e Gabriele Artistico, retrocesso con la Virtus Francavilla.
Il cammino è chiaramente lungo, sono andate in archivio solo otto giornate, ma uno storico importante potrebbe essere quello che il Pordenone di Lovisa fece al primo anno da neopromossa. Scongiuri concessi...