Mogos: "Riflessioni dopo la prima sentenza: ma speravamo un finale diverso per il Chievo"
"Ho pianto a Venezia, perché ho capito che qualcosa di grande ci era scappato di mano. Ma non doveva andare così, la favola doveva continuare. Viviamo dentro a un immenso dispiacere": così, dalle colonne de L'Arena, Vasile Mogos, tra gli svincolati di lusso del ChievoVerona, escluso dal campionato di Serie B.
Il difensore ha poi proseguito: "Volevo la Serie A con il Chievo. A un certo punto ho pensato che tutto poteva finire nel migliore dei modi. Aglietti è stato un allenatore straordinario. Campedelli? Provo un immenso dispiacere per lui. E i motivi sono due. Il primo: mi ha permesso di realizzare il sogno di giocare qui. Il secondo: un giorno mi ha detto "mi sono innamorato di tutti voi, sono innamorato del Chievo". Parole bellissime. Il ritiro è stata una lunga e strana attesa. Ma siamo partiti con entusiasmo, con la voglia di lasciarci alle spalle tutto quello che era stato detto sul Chievo. Poi, quando è arrivata la prima sentenza, ci siamo guardati negli occhi. Il Chievo era momentaneamente fuori dai giochi. In maniera soggettiva si è riflettuto su cosa era giusto fare. Una forma di tutela verso noi stessi. Con la speranza che le cose potessero cambiare al meglio".