Jurgen Klinsmann: "Mio figlio sì è sempre conquistato il posto da titolare. Anche a Cesena"
“Siamo orgogliosi di Jonathan, aveva talento pure nel basket, ma ha scelto il calcio. Fino a 11 anni era un numero 10, poi è andato tra i pali. Se lo allenavo coi miei tiri? Sì, ma come qualsiasi papà fa con il figlio”. L’ex centravanti tedesco Jurgen Klinsmann parla così del figlio, attuale portiere del Cesena, nel corso di una lunga intervista rilasciata al Secolo XIX: “Si esalta nelle difficoltà, al debutto in Europa League con l’Hertha Berlino parò un rigore al 90’, mentre a Los Angeles entrò in un derby davanti a 80mila persone e fece una gara meravigliosa”.
“In ogni squadra ha trovato un titolare e si è dovuto conquistare il posto. Anche a Cesena, ma nelle ultime partite ha giocato lui. - continua l’ex interista parlando del presente - Nel suo ruolo serve pazienza. A un attaccante bastano due minuti, fai gol e ti metti in luce. Ma ho sempre creduto in lui e so che può farcela pure in Italia”.
Infine un passaggio sulla Serie B, dove gioca anche quella Sampdoria di cui ha vestito per un anno la maglia da calciatore: “Il Cesena è in alto ma il primo obiettivo è salvarsi. La Samp deve provare ad andare in Serie A e glielo auguro. Il torneo è tosto, equilibrato con piazze storiche come Samp, Palermo, Bari. Pisa e Sassuolo sono molto forti, ma per i playoff è tutto aperto”.