Ad Lecco: "Siamo in B. E certi che il Consiglio di Stato non ribalterà nulla"
"Per adesso sì, siamo in Serie B. Ci sarà poi il Consiglio di Stato, ma non credo cambierà le carte in tavola, perché è evidente che la categoria noi l'abbiamo conquistata sul campo, ed è bene che tutti lo capiscano. Probabilmente salteremo comunque le prime due giornate (contro Pisa e Spezia, ndr), ci sarà da attendere l'esito, ma per noi è anche meglio, perché verso l'inizio di settembre probabilmente completeremo anche lo stadio, giocando così la categoria nel nostro Rigamonti-Ceppi": ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, esordisce così l'Ad del Lecco Leonardo Paolo Di Nunno, commentando la sentenza del TAR che ha accolto il ricorso del club bluceleste avverso alla sua estromissione al prossimo campionato di Serie B, decisa dal Collegio di Garanzia del CONI.
C'è mai stata la paura che qualcosa non andasse come speravate?
"No, la paura no, perché abbiamo vinto sul campo. Era solo un discorso di interpretazione giuridica che magari poteva turbarci, ma eravamo sereni".
Il vostro mercato può quindi partire?
"Adesso sì, ora possiamo comprare e vendere, di uscite ne abbiamo parecchie. Ci sono tanti ragazzi che ci hanno dato una mano, ma devono continuare a farsi le ossi in Serie C, quindi vedremo un po' che succederà. C'è costante confronto anche con mister Foschi, sentiremo anche il suo parere".