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D’Angelo meglio anche di Italiano: con lui alla guida lo Spezia ha cambiato marcia

D’Angelo meglio anche di Italiano: con lui alla guida lo Spezia ha cambiato marciaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:49Serie B
di Tommaso Maschio

Da quando Luca D’Angelo si è seduto sulla panchina dello Spezia, la squadra ligure ha cambiato volto abbandonando lo spettro di una retrocessione in Serie C – che sarebbe stata la seconda di fila – nella passata stagione e sognando il ritorno in Serie A in questo primo scorcio di stagione. La vittoria contro la Salernitana infatti è stato il 14° risultato utile consecutivo, un dato che gli permette di far segnare un nuovo record nella storia del club aquilotto e superare quanto fatto da Vincenzo Italiano che si fermò a 13 nell’anno della promozione in massima serie.

Corsi e ricorsi che fanno ben sperare in casa spezzina con il lavoro del tecnico pescarese che ha plasmato la squadra a sua immagine ovvero spigolosa, arcigna e difficile da affrontare e capace di cambiare pelle a gara in corso grazie alla duttilità dei suoi uomini, con una fase difensiva quasi perfetta – Gori è al terzo clean sheet consecutivo – tanto da essere la difesa meno battuta della Serie B (appena sette reti al passivo) pur variando gli interpreti che spesso risultano decisivi anche nell’area avversaria come dimostrano i tre gol di Nicolò Bertola e i due di Petko Hristov.

L’altro pregio di D’Angelo è quello di aver fatto crescere in maniera esponenziale i giovani: dal già citato Bertola – classe 2003 che il club deve in tutti i modi blindare per non rischiare di perderlo a zero fra pochi mesi – fino a quel Francesco Pio Esposito, classe 2005, che è attualmente in capocannoniere della squadra con quattro reti, passando per Pietro Candellari, altro classe 2005, e in attesa che i vari Rachid Kouda (classe 2002 già valorizzato lo scorso anno tanto da essere acquistato dal Parma), Halid Djankpata, classe 2005 pure lui, e magari anche i prodotti del vivaio Diego Mascardi, Simone Giorgeschi e Mattia Benvenuto e Riccardo Di Giorgio possano avere la loro chance per brillare con la maglia bianca.

L’obiettivo resta la salvezza il prima possibile per poi divertirsi, ma se dovesse continuare così sarà difficile nascondere le ambizioni di alzare ulteriormente l’asticella come sogna una piazza che è tornata a sognare in grande dopo la depressione della retrocessione.

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