Caso Cittadella-Pisa, avv. Grassani: "Ripristinata la rivalità del campionato di Serie B"
"Siamo soddisfatti del risultato raggiunto. Ritenevamo ingiusta la decisione del Giudice Sportivo. È stata ripristinata la rivalità del campionato di Serie B, e in particolare della partita Cittadella-Pisa": così, in esclusiva dalle colonne del Corriere dello Sport, l’avvocato Mattia Grassani, che ha seguito il Pisa nella querelle legata al match contro il Cittadella dello scorso 27 agosto (3ª giornata del campionato di Serie B), vinto a tavolino dalla formazione nerazzurra, che aveva presentato ricorso dopo che i veneti avevano schierato in campo un calciatore non presente nella distinta ufficiale del confronto.
Inizialmente il Cittadella era stato sanzionato solo con una pesante ammenda, ma il nuovo ricorso dei toscani ha portato a una nuova sentenza. "Il Pisa ha ritenuto che il numero di giocatori avversari fosse superiore di un'unità rispetto ai propri - prosegue Grassani. Questo perché, al 15', si era visto recapitare una PEC dove figurava una nuova distinta con una seconda lista, in cui veniva escluso un calciatore e incluso un altro. Anche lui partecipante alla sfida. Di fatto il Cittadella aveva convocato tredici riserve invece che dodici, minando lo spirito di parità competitiva. In un primo momento il Giudice Sportivo aveva deliberato che questo fatto non avesse alterato la rivalità della gara, per quanto anti-regolamentare".
Poi, la svolta: "La partita la devi disputare con un numero di giocatori pari all'avversario, e siccome le liste servono proprio per "cristallizzare" tale numero è vietato modificarle in corso d’opera. Specie se il ragazzo aggiunto entra pure in campo. Che è poi il motivo per cui il Pisa ha potuto impugnare il ricorso. L’errore si è rivelato profondamente incidente sul decorso della partita".