Bari, Amoruso: "De Laurentiis è un narcisista, non credo che il Bari possa puntare alla A con loro"
Nel corso della trasmissione di TMW Radio Piazza Affari, è intervenuto l’ex calciatore e ora allenatore Lorenzo Amoruso, che ha sì parlato del campionato di Serie B concentrandosi sulla squadra della sua città natale, il Bari.
Come vede il nuovo Bari di Iachini? La scossa è arrivata?
"Che Iachini sia uno che sa dare la scossa è evidente, ha fatto almeno 4 promozioni dalla B alla A e importanti salvezze in massima serie, ma che Bari sia in una situazione di difficoltà è palese. Più di mezza squadra è stata ceduta dallo scorso anno, e non è stata rimpiazzata con elementi adeguati, quindi ben venga Iachini ma la società pretende troppo da questo Bari: Parma, Venezia, Cremonese hanno molta più qualità e quantità. Ma da barese mi auguro un’impresa alla Cagliari del mio vecchio mister Ranieri".
Le parole di Aurelio De Laurentiis hanno fatto un certo scalpore: ha definito il Bari la seconda squadra del Napoli.
"Aurelio De Laurentiis è un narcisista, lo si vede dalla sua situazioni... poi, è un presidente che capisce di calcio, ha portato Napoli a certi risultati, ma ha fatto anche i suoi errori. E servirebbe rispetto per una città come Bari che ha un determinato potenziale, neppure in Serie A si registra un afflusso di pubblico come si vede al San Nicola. Ma è chiaro che non vuol salire, se si riuscisse dovrebbe vendere subito".
Quindi il Bari non può realmente puntare alla A?
"Non credo, e le problematiche sono facili da intuire. Anche solo per la cessione, che dovrebbe essere praticamente immediata, si creerebbe caos: a quanto so, qualche richiesta di acquisto è arrivata, ma la famiglia De Laurentiis ha sparato cifre assurde, pur essendo il Bari un club che non ha quasi nulla, né stadio di proprietà né chissà quanti giocatori. A Bari hanno una fede, credo si debba far più attenzione, non voglio assistere a brutte situazioni".
Scendendo di categoria, c'è invece un Mantova che ha voglia di promozione...
"A Mantova ho ancora tanti amici e un sacco di bellissimi ricordi, per me è stata un'esperienza di rilancio. Ho conosciuto professionisti e belle persone, dopo una stagione sicuramente particolare ma comunque positiva: c'era Beruatto, Vignola, Gori, Martini... eravamo una squadra forte davvero. Laggiù ho ritrovato anche un po' di umiltà, ho capito che non si devono dare le cose per scontate".
Chiudiamo però con il Bari: alle porte la gara contro la FeralpiSalò. I galletti possono rimettersi in scia?
"Il Bari ora non deve fare calcoli, ma solo dare tutto e fare al meglio quello che gli chiede l'allenatore. Poi tra 4/5 gare si vedrà a che punto sono: vedere ora la classifica non ha senso, serve per prima cosa ritrovare continuità".