Un anno fa si dimetteva Agnelli. Vaciago: "La Juve è morta e risorta"
Un anno fa, il 15 novembre 2022, il terremoto che ha sconvolto la Juventus: si dimetteva Andrea Agnelli e con lui tutto il Consiglio di Amministrazione del club bianconero. Una "ricorrenza" sulla quale torna Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, oggi in edicola: " Da novembre a novembre, la Juventus è seconda in campionato, lotta con l’Inter per lo scudetto, ha vinto cinque partite di fila e le ha combattute tutte, dal primo minuto all’ultimo di recupero e, proprio con quella ritrovata ferocia agonistica, ha riconquistato l’amore del suo pubblico. Il popolo juventino non ne hai fatto una questione estetica, ma di impegno e di lotta: la Juventus di quest’anno è riuscita a riconquistare la sua gente e i risultati hanno elettrizzato i sogni più ambiziosi. […]
Nel giro di un anno, quindi, la Juventus è morta e risorta, per l’ennesima volta nella sua storia, come spesso le è capitato nella sua vita ultracentenaria. È buffo che ogni volta viene intonato il de profundis intorno al club, dentro al club si trovano le forze, le energie (e i soldi) per risorgere dalle ceneri. […]
No, non tutti i problemi della Juventus sono stati risolti. No, non c’è ancora la squadra che ha fatto sognare gli appassionati nel decennio della presidenza Agnelli. No, non è assicurato che la stagione finisca com’è incominciata. Ma da novembre a novembre, in dodici mesi più bui che luminosi, la Juventus è uscita dall’inferno e vede il paradiso. Ora deve arrivarci".