Trajkovski 17 mesi fa buttò l'Italia fuori dal Mondiale: "Pensate se domani ne segno un altro..."
"Quel gol non era uno scherzo, ma una cosa troppo importante per noi. Spero di segnarne un altro, se possibile. Anzi, avvicinandosi la partita con l’Italia, l’ho rivisto più volte negli ultimi giorni. Volevo caricarmi. Le immagini, anche adesso che ne parlo, mi fanno venire i brividi". Parla così, al Corriere dello Sport, Alexander Trajkovski, entrato nell’eternità della Macedonia e nella storia dei fallimenti azzurri.
Dalla notte di Palermo sono passati 17 mesi e lo stesso Trajkovski torna sul suo gol che buttò fuori l'Italia dal Mondiale in Qatar: "Dopo la partita, mi ritrovai al controllo antidoping con Florenzi e Berardi. Erano delusi. Normale. Parlammo un po’, cercai di consolarli. L’Italia avrebbe dovuto approfittare delle tante occasioni create. Nel calcio succede. Noi dovevamo difenderci e sperare andasse come è andata. Il gol, voglio sottolinearlo, era regolare. Bastoni alzò il braccio un attimo prima del tiro. Jorginho guardò l’arbitro, sperava lo annullasse, ma io non avevo toccato la palla con la mano come pensavano gli azzurri. La partita stava finendo. Mi sono detto “provaci”. Ogni giocatore conosce le proprie qualità, ho un buon tiro da fuori, non avevo altre possibilità. E’ andata bene...".