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TMW - Albertini: "La scelta di Mancini ci ha stupiti. Derby? Conta più per la consapevolezza"

TMW - Albertini: "La scelta di Mancini ci ha stupiti. Derby? Conta più per la consapevolezza"
giovedì 14 settembre 2023, 18:00Serie A
di Dimitri Conti
fonte dall'Italian Padel Awards, l'inviato Francesco Tringali

Demetrio Albertini, ex centrocampista e oggi presidente del Settore Tecnico della FIGC, ha parlato ai media presenti all'Italian Padel Awards, tra cui Tuttomercatoweb.com: "Ho visto dal vivo il primo tempo del Milan alla seconda giornata e l'ha fatto molto bene, con la giusta intensità ed accortezza. Settembre poi, da calciatore, è un mese di preparazione e in cui non sei brillantissimo: tante volte ne risenti, la ripresa è stata sottotono ma la strada mi sembra giusta".

Le piace Frattesi, da ex centrocampista?
"Avessi avuto io la sua velocità... (ride, ndr) Scherzi a parte, è molto bravo e lo dicevo già quando se lo contendevano Inter e Milan. Ha segnato doppietta, due gol per un centrocampista non è mai facile".

Si aspettava l'addio di Mancini?
"Mi ha stupito tanto. Si erano fatti dei programmi, condivisi, e alla fine ci si è ritrovati per sua scelta ad optare su un altro allenatore, comunque grande come Spalletti. Ci sono difficoltà e ne siamo consapevoli, come i pochi convocabili per la nazionale".

Il gap tra Inter e Milan si è ridotto?
"Un derby alla quarta di campionato è partita diversa dalle altre. Più che per la classifica conta per la consapevolezza, il campionato è ancora lungo e ci saranno da gestire i momenti di flessione. Per dire chi è favorito per lo Scudetto è ancora presto".

L'anima del Milan ormai è solo Calabria.
"I tempi sono questi, si può vincere anche senza bandiere. Certo, queste ti aiutano magari a mantenere il dna nei momenti più complicati. Sono arrivati grandi giocatori e mi auguro che i risultati possano proseguire, così da costruire il senso di appartenenza in un gruppo nuovo".

Stupito da cosa è successo a Pogba?
"Ogni situazione di questo tipo ti stupisce, ma aspettiamo le controanalisi per capire cosa e come è successo".

Il doping è ancora un problema nel nostro calcio?
"Penso di no e non lo dico con superficialità, ma per la tutela alla salute che c'è oggi. E il calciatore è patrimonio della società per il quale serve fare attenzione".

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