Termina dopo quasi un anno l'imbattibilità esterna del Milan: colpo Torino, finisce 2-1
Quasi un anno dopo il Milan perde una partita in trasferta in Serie A. L'ultima a far capitolare i rossoneri fu la Fiorentina, il 20 novembre 2021 in un rocambolesco 4-3. Da allora 17 risultati utili consecutivi, miglior striscia dei migliori campionati europei. Che termina stasera, dopo una gara non all'altezza dei campioni d'Italia e compromessa da un blackout di tre minuti. Festeggia il Torino, che vince 2-1.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI - Juric col solito 3-4-2-1: senza Aina infortunato, spazio sulla destra Singo. In difesa gioca Djidji con Zima in panchina. Confermato il tridente davanti, con l'ex Pellegri a guidare l'attacco. Milan arrivato da qualche minuto all'Olimpico Grande Torino. Pioli propone il 4-2-3-1 con Kalulu a destra in difesa con Gabbia confermato al centro con Tomori. A centrocampo Pobega farà rifiatare Bennacer mentre davanti confermato Origi punta centrale, con Brahim preferito sulla trequarti a De Ketelaere.
LEAO SPRECONE - L'inizio di partita non lascia presagire niente di buono in casa Milan. Se da una parte Brahim Diaz giustifica la maglia da titolare, dall'altra c'è un Leao sciagurato in fase di finalizzazione. Il portoghese viene imbeccato due volte dallo spagnolo nei primi 6', col medesimo esito: gol mangiato. La facilità iniziale con la quale il Milan si avvicina a Milinkovic-Savic scema col passare dei minuti e col Torino che prende le misure, magari anche con le cattive: giallo per Schuurs e Buongiorno. Un paio di occasioni arrivano anche da parte dei granata, dando i primi segnali di pericolosità prima di quel che accade a cavallo tra il 35' e il 37'.
UNO-DUE DA KO - Il Torino stravolge completamente la partita in questo lasso di tempo: Kalulu commette fallo su Vlasic e viene ammonito. Dalla punizione, battuta dalla sinistra da Lazaro, Djidji non deve nemmeno saltare per colpire di testa e indirizzare in rete: 1-0 al 35'. Due giri di lancette e da un rilancio di Milinkovic-Savic c'è la deviazione di Gabbia che favorisce Miranchuk. Il diagonale del trequartista russo vale il 2-0 al 37'. Milan che accusa il colpo, rischia l'imbarcata e ringrazia l'arrivo dell'intervallo.
I CAMBI NON BASTANO - Pioli capisce che serve una scossa: via immediatamente Leao, così come Brahim ma con Rebic e De Ketelaere non va tanto meglio, anzi. Se da una parte i titolari almeno avevano creato occasioni da gol, lo stesso non si può dire per i subentranti. Alla fine è Messias a riaprire l'incontro al 67' anche se l'azione sembra viziata dallo stesso brasiliano su Buongiorno, una spinta galeotta non ritenuta irregolare dall'arbitro che fa infuriare Juric, espulso. La fiammata però è una sola: nemmeno la carta Giroud aiuta e Origi, pur in campo per tutti e 90', riesce a non pungere mai.
NAPOLI FESTEGGIA - Tre anni dopo il Torino vince contro i rossoneri, trova la seconda vittoria consecutiva e si mantiene al nono posto, rosicchiando due punti all'Udinese. Il Milan scivola in terza posizione, dietro all'Atalanta e col Napoli che festeggia la fuga: i partenopei ora hanno 6 punti di vantaggio.