Terim ingabbia Sarri, Lazio-Galatasaray 0-0. Biancocelesti costretti ai playoff di Europa League
La Lazio non sfonda il muro del Galatasaray, finisce 0-0 e i biancocelesti saranno costretti a giocarsi i playoff a febbraio contro una squadra retrocessa dalla Champions League. Lo scenario che doveva essere evitato assolutamente, ma nel corso della partita non si è quasi mai avuta la sensazione che la squadra potesse sfuggire a questo destino.
LE SCELTE DI SARRI - Il grande dilemma legato a Ciro Immobile si risolve con la decisione di rischiare il centravanti, data l'importanza della partita. Riposa ancora Felipe Anderson, con Zaccagni scelto nell'undici iniziale. Panchina anche per Luis Alberto, dentro Basic con Milinkovic-Savic, squalificato per la prossima partita di campionato, e Lucas Leiva che si prende la cabina di regia.
RITMI BASSI - Primo tempo che premia la strategia attendista del Galatasaray, in campo compatto e abile con i suoi giocatori a bloccare le fonti di gioco. Lazio che non riesce mai a rendersi pericolosa, non impegna mai Muslera, non centra mai la porta. Immobile non ha rifornimenti, se non negli ultimi instanti della partita quando spara alto da pochi passi. Milinkovic-Savic non sfonda e si sente l'assenza di un giocatore come Luis Alberto, capace di tirar fuori il coniglio dal cilindro. Alla fine è il Galatasaray a sfiorare il gol con Van Aanholt direttamente da calcio d'angolo: l'olandese centra il palo. Da segnalare l'ammonizione dopo pochi minuti di gioco ricevuta da Luiz Felipe.
UNA CHANCE DI IMMOBILE E POCO ALTRO - Lazio che non cambia il ritmo nemmeno nella ripresa. Sarri si gioca le carte Felipe Anderson e Lazzari e successivamente è la volta di Luis Alberto. Nonostante ciò la situazione è la stessa dei primi 45', con Immobile ad avere un'occasione ma senza centrare la porta e con l'ex Muslera ancora una volta inoperoso, così come Strakosha, ma al Galatasaray il pareggio basta e avanza. La vecchia volpe Terim strappa l'accesso agli ottavi di finale, Lazio che ora deve sperare in un'urna benevola a Nyon: Zenit e Sheriff gli avversari più morbidi ma il rischio di una big è concreto, perché mai come quest'anno l'Europa League si riempie di stelle: Barcellona, Siviglia, Dortmund, Lipsia e Porto gli spauracchi. Auguri.