Sei mesi fa batteva Juve e Roma, oggi è in crisi nera. Cosa succede al Re dell'Europa League?
Dalla gloria e la settima Europa League alla crisi, tutto in sei mesi. Il Siviglia si lecca le ferite dopo l'ennesima sconfitta stagionale, contro il PSV, e la posizione di Diego Alonso è fortemente in bilico (domenica potrebbe essere l'ultima spiaggia, nonostante le rassicurazioni del presidente Castro). Il tecnico uruguaiano non ha centrato nessun successo in otto partite tra campionato e Champions League e qualcuno già rimpiange José Luis Mendilibar, che aveva compiuto un autentico miracolo nella scorsa stagione dopo i disastri del Sampaoli-bis.
Nel calcio, come spesso accade, non c'è riconoscenza. L'esonero dell'ex tecnico di Alaves ed Eibar è sembrato tanto affrettato quanto ingeneroso, in un momento in cui la squadra stava ritrovando fiducia. Mendilibar, evidentemente, non godeva di grande stima tra la dirigenza, che però gli aveva rinnovato il contratto dopo il trionfo contro la Roma a Budapest, salvo rimangiarsi tutto quattro mesi più tardi. Al suo posto è arrivato un allenatore con un curriculum discreto ma mai testato in Europa, non proprio l'ideale per un club che sta affrontando uno dei momenti più difficili della sua storia.
Tutto è cominciato con l'addio (per la seconda volta) di Verdejo Monchi, tornato a lavorare con Unai Emery nell'Aston Villa. Il Siviglia ha deciso di tagliare i ponti con il direttore sportivo che l'ha portato a sollevare undici dei quindici trofei conquistati in oltre 100 anni di storia, sostituendolo con il suo ex braccio destro, Victor Orta. Un addio burrascoso, perché Monchi se n'è andato dalla porta sul retro, facendo parecchio rumore e non nascondendo il suo disappunto nei confronti della proprietà.
Quella stessa proprietà che oggi è sotto accusa per i risultati deludenti e una campagna acquisti in cui non ha mantenuto le promesse: si doveva ringiovanire la rosa, lasciar andare le "zavorre" e ingaggiare giocatori che generassero plusvalenze future, invece si è lavorato solo in parte in questa direzione e, cosa più grave, la situazione finanziaria è peggiorata, tanto che oggi si teme che la società non sia più "sostenibile". Nemmeno il ritorno di Sergio Ramos, il figliol prodigo che a fatica è stato accettato dalla tifoseria, ha portato entusiasmo. La stagione rischia di essere già compromessa.
L'Europa League, in fin dei conti, non sempre potrà salvare un club che da troppi anni vive sulle montagne russe, anche se qualcuno già pregusta la "retrocessione" dalla Champions per ripetere la magia. Da Lopetegui in poi sono stati commessi diversi errori e il futuro non sembra essere roseo. E pensare che appena sei mesi fa si faceva festa: sembra passata un'eternità, adesso il Siviglia sta di nuovo toccando il fondo. Riuscirà a rialzarsi?