Sacchi: Leao? Non sopporto chi spreca il talento. La testa va usata non solo per colpire la palla"
In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Arrigo Sacchi parla dei suoi giudizi, sempre molto severi, nei confronti di Leao: "Non sopporto chi non sfrutta appieno il proprio talento. Quel ragazzo ha qualità evidenti, ma sta raccogliendo meno di quanto potrebbe. Nel calcio, la testa va allenata non solo per colpire la palla".
Quanto conta l’ambiente giusto per un allenatore?
"Moltissimo. Quando Maurizio Sarri andò alla Juventus, gli dissi che si stava suicidando. Non era la sua cultura, non era il suo mondo".
E per un giocatore?
"Altrettanto. Nel 2009, Guardiola mi telefonò. Cosa ne pensi se porto Ibrahimovic a Barcellona? Gli dissi che il calciatore non si discuteva, un fenomeno. Ma era anche un maschio alfa, un uomo dalla personalità dirompente, che calato in una squadra di bravi ragazzi cresciuti in casa avrebbe fatto fatica a integrarsi".