Roma, perché Dybala va via per meno della clausola? Ha un ingaggio altissimo

Perché Paulo Dybala va via dalla Roma? È una domanda con più sfaccettature rispetto a quante si potrebbero vedere a occhio nudo. La prima è nel faraonico contratto che l'Al-Qadsiah ha messo sul tavolo. Circa 25 milioni all'anno per tre stagioni, un totale di 75 che nel calcio europeo nessuno avrebbe mai potuto mettere sul tavolo. Sempre che avesse voluto, ovviamente.

"È difficile per me vedermi fuori dall'Italia, perché qui sono cresciuto e diventato un uomo. L'Italia mi ha dato tutto. Sarebbe difficile lasciarla, ma certo che uno ha sempre la curiosità e il desiderio di giocare in campionati come la Liga, la Premier League, dove ci sono grandi squadre e grandi calciatori". Queste erano le parole di Dybala qualche mese fa. La realtà è che in un confronto avuto tempo fa con De Rossi, l'ex Palermo aveva aperto alla possibilità di andare via. Insomma, se fosse arrivato un club che gioca la Champions League, ecco che avrebbe voluto cogliere l'occasione al volo, a un anno dalla scadenza del contratto con la Roma.

Allora perché nessun club si è fatto avanti? In linea teorica la clausola risolutoria da 13 milioni, in un mercato in cui Nico Gonzalez ne costa quasi 40, potrebbe fare gola a tutti. Un po' meno lo stipendio di Dybala. Il primo anno percepiva 3,8 milioni più bonus, quasi a lambire i 6. Il problema è che nelle tre stagioni di contratto, Dybala ripartisse dal fisso di quanto guadagnato l'anno precedente, mentre i bonus rimanevano gli stessi. Così il secondo anno il suo stipendio è stato di quasi 6 milioni, più bonus per arrivare sopra gli 8. E da questa cifra sarebbe ripartito il conteggio, con altri 2 milioni raggiungibili in questa stagione che avrebbe portato il tutto, realisticamente, a 10 milioni netti per quest'anno.

Ed ecco servito il vero motivo, anche se va contestualizzato. Perché Abraham ne percepisce 6 netti all'anno e non ha nessuna offerta, così come Smalling arriva intorno ai 4. I sacrificati sarebbero stati loro, ma il condizionale dipende appunto dalle proposte. Così per fare cassa potresti puntare su Bove e Cristante, ma poi ti devono arrivare proposte di buon livello per cederli. Dybala è stata una mossa quasi obbligata per avere agio di manovra per questioni economiche. Anche perché altrimenti non si sarebbe mai capito l'accettare 6 milioni più bonus, una miseria, per lasciarlo andare via.