Roma, la carica dei 10 minuti: quando l’intervallo fa la differenza

Dopo 276 giorni dall’ultima vittoria in trasferta, la Roma torna a sorridere spezzando il lungo digiuno di 18 gare senza conquistare i tre punti lontano dall’Olimpico. Lo fa al Bluenergy Stadium, in rimonta, battendo l’Udinese di Runjaic per 2-1 in una gara tanto complessa quanto importante dal punto di vista psicologico.

Nonostante l’assenza dei monumenti Paredes e Hummels, e senza la fantasia di Dybala in campo, la squadra è riuscita a reagire con determinazione, mostrando un’ottima prova nella ripresa. La seconda frazione di gioco, infatti, è sembrata quasi cominciare ancor prima del fischio dell’arbitro: i giallorossi, come spiegato dal capitano Lorenzo Pellegrini nel post-partita, erano rientrati sul terreno di gioco dopo appena dieci minuti perché “troppo carichi” e mentalmente pronti a ribaltare la situazione. E così è stato.

Buon esordio per il nuovo acquisto Rensch, che ha impressionato sia per la qualità delle giocate che per il carattere dimostrato. Nonostante fosse da poco arrivato in squadra e avesse alle spalle solo due allenamenti, Ranieri ha deciso di schierarlo subito titolare, intuendo che la sua condizione fisica e la sua personalità avrebbero fatto la differenza.

Questa vittoria, più di un semplice risultato, rappresenta un messaggio forte: la Roma è ancora capace di lottare e di rialzarsi nei momenti difficili. Che questo successo non sia solo una tappa ma l’inizio di un nuovo viaggio lo scopriremo solo giovedì, in Europa League contro l'Eintracht. Per ora ci godiamo la vittoria, sperando che sia solo l’inizio di un cammino di riscatto e nuovi successi.