Roma, il momento della verità: contro il Genoa serve una prova di maturità
Dopo il pareggio al Dall’Ara contro il Bologna, la Roma si prepara per la sfida all’Olimpico contro il Genoa. Casa dolce casa? Le statistiche dicono che, la rosa giallorossa, quando si trova tra le mura amiche riesce a splendere di luce propria. Su 30 punti a disposizione 18 sono quelli che la squadra è riuscita a conquistare vincendo sei volte e perdendone 4 (contro Atlanta, Bologna, Empoli e Inter).
Ma a contare, non servono solo i numeri, e Claudio Ranieri lo sa bene. Il tecnico si sta preparando ad una partita che potrebbe dire molto sul momento e sulle ambizioni della sua squadra che non ha obiettivi dichiarati, ma è pronta a tutto.
Domani, arriva il Genoa di Vieira, un avversario che il tecnico conosce bene e che porta con sé ricordi non propriamente piacevoli. Quel 4-3 del 2011, con Ranieri a capo della Roma avanti 3-0 e poi ribaltata, è sicuramente una ferita chiusa, ma rievoca uno dei momenti che più lo ha segnato anche da un punto di vista carrieristico.
Oggi però non c'è tempo né per pensare al passato né di rimanere ancorati al presente. Testa al futuro, anche perchè il clima è totalmente cambiato: il mister è tornato per costruire qualcosa di importante, e questa sfida può diventare un passaggio chiave per il definitivo rilancio dei giallorossi.
Per questa ragione la sua rosa dovrà giocare con testa e equilibrio, sfruttando un centrocampo a tre che garantisca compattezza e che limiti i rischi in fase difensiva. Tutti in Serie A si sono resi conto che le ripartenze sono uno dei punti deboli della squadra, ma il lavoro per correggere questi problemi è già iniziato.
La partita non è solo una questione di punti, ma anche di conferme. La Roma sta crescendo, ma serve continuità per restare agganciata al treno europeo. Una vittoria sarebbe un’iniezione di fiducia per affrontare al meglio le prossime settimane, con avversari sulla carta più abbordabili. Ranieri ora però non deve commettere l’errore di sbilanciarsi, ma il messaggio è chiaro: la Roma vuole e deve giocarsi le sue carte fino in fondo.