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Rinviata Bologna-Milan, Casini: "Sorpresi dall'ordinanza del sindaco". Poi ironizza: "Magari a Natale..."

Rinviata Bologna-Milan, Casini: "Sorpresi dall'ordinanza del sindaco". Poi ironizza: "Magari a Natale..."TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 25 ottobre 2024, 16:47Serie A
di Ivan Cardia

Lorenzo Casini, presidente di Lega Serie A, interviene in conferenza stampa dopo l’assemblea odierna, che tra le altre cose ha deciso il rinvio di Bologna-Milan. Diretta testuale a cura di TMW.

16.38 - Inizia la conferenza stampa: "L'ordine del giorno era ricco, abbiamo discusso le politiche federali, c'è una discussione frutto di discussioni tra Lega, Figc e altre componenti. L'assemblea ha apprezzato il lavoro svolto finora, ma ritiene che possano essere fatti passi in avanti per riconoscere l'importanza della Serie A nel sistema federale. È stato approvato il bilancio e sono stati discussi altri temi, come i calendari appesantiti. L'assemblea è durata un po' di più perché abbiamo dovuto riunirci d'urgenza per rinviare Bologna-Milan".

Come si è arrivati a questo rinvio?
"Siamo rimasti sorpresi dall'ordinanza del sindaco, per due motivi. Generalmente queste decisioni sono prese dal prefetto, che provenisse dal sindaco ci ha sorpresi. Soprattutto, si è aperto un dialogo perché, se avete letto l'ordinanza, il presupposto è la presenza di 35 mila persone allo stadio. Si è tentato di interloquire col sindaco per poter giocare a porte chiuse, ma dal comune non c'è stata disponibilità su questo: la scelta è diventata se imporre un campo neutro a 24 ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l'ordinanza di un'autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita".

Può creare un precedente pericoloso?
"Beh, allora... detta così no. È sempre un equilibrio delicato fra tutela di interessi pubblici e tutela della regolarità del campionato. Quello che è certo è che in futuro dovremo essere tutti attenti e valutare ogni possibile alternativa, per noi le porte chiuse potevano essere praticabili: è pur vero che poi la situazione nella regione, e in particolare a Bologna, è stata particolarmente difficile".

Una data?
"Al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita è febbraio. Ci sarebbe il giorno di Natale (ride, ndr), come ipotesi, ma stiamo valutando. Spostare Verona-Milan? No, perché si entra in uno spostamento a catena. Come Lega, non possiamo fare molto".

Perché no al campo neutro?
"Non è prevista dal sistema, di fronte a un atto amministrativo che impedisce il raggiungimento dell'impianto per incolumità pubblica. Non è detto che non si possa fare, è da valutare in futuro. C'è una serie di decisioni che rischiavano di essere una serie di complicazioni".

Bologna e Milan sarebbero state d'accordo?
"Il Milan aveva dato disponibilità, per il Bologna sarebbe stato complicato".

Nei giorni scorsi non ci sono state interlocuzioni col sindaco?
"No. Da quello che abbiamo appreso ci sono stati danni ingenti anche vicino allo stadio. Riporto quello che abbiamo appreso, è una situazione cittadina che ha determinato questa decisione".

Scaroni ha parlato di decisione incomprensibile?
"Nella misura in cui non ha valutato l'opzione porte chiuse, però a fronte di una non modifica dell'ordinanza non era possibile".

Avete approvato la bozza di statuto proposta dalla Figc?
"No, abbiamo indicato la necessità di aggiustamenti, che chiederemo lunedì in consiglio federale. Autonomia o numero consiglieri? Direi entrambi".

Sui calendari appesantiti cosa avete detto?
"Abbiamo solo fatto il punto a livello di leghe europee e mondiali, nonché sul possibile rafforzamento della posizione giuridica dei club in relazione all'incremento di partite delle nazionali. È stato una sorta di aggiornamento su queste tematiche".

Sicurezza negli stadi?
"Giovedì 31 ci sarà una riunione al ministero dello Sport, sia con riferimento al Daspo che per l'uso del riconoscimento facciale".

Avete un numero minimo di consiglieri a cui aspirate?
"Noi abbiamo già deliberato su questo, la Serie A ritiene che, in base all'ordinamento Mulé, il professionismo debba essere rappresentato in misura del 50 per cento, con la Serie A vicina al 30 per cento. È una posizione che non è stata più neanche discussa: nella bozza che è circolata c'è una partenza di proposta federale, poi bisognerà vedere come andranno avanti le due posizioni. È una partenza di discussione, il 28 c'è consiglio federale e il 31 c'è il termine per presentare la proposte. I testi sono cambiati, riteniamo che sia possibile effettuare affinamenti, sia sulla parte del testo che sui numeri, visti scritti ieri per la prima volta".

Per arrivare al professionismo al 50 per cento servirebbe modificare la legge Melandri...
"Sì, ma questo è quello che la Serie A ha indicato, non è detto che avvenga in una sola volta. Alcune modifiche sono semplici, altre meno: è un percorso iniziato e che si spera di portare a compimento nel minor tempo possibile".

16.51 - Conclusa la conferenza stampa.

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