Gravina spiega il no a una delle tre richieste della Serie A: "Ma non c'è una guerra..."
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha chiuso i discorsi che hanno anticipato il voto con una sottolineatura dopo quanto detto dal presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini: “Il famoso diritto d’intesa è rimasto nel nostro statuto Federale, ma vorrei chiarire solo l’espressione cui ha fatto riferimento Casini ovvero esclusivamente. Per noi è indispensabile, le norme che riguardano il calcio professionistico hanno delle specifiche sulla Lega Serie A. Se non mettiamo l’esclusivamente, significa che la Lega Serie A avrebbe l’esclusiva su tutto il mondo professionistico. Il consiglio Federale andrebbe a deliberare solo sul mondo dilettantistico e questo è inaccettabile. La guerra contro la Lega Serie A mi sembra una cosa ben diversa dalla realtà, basta vedere i verbali dei consigli Federali”.
Nel corso delle tre modifiche chieste a Gravina e all'Assemblea, Lorenzo Casini si era così espresso sulla questione dell'esclusività: "Ci sono però modifiche su tre argomenti: il primo si riferisce sul potere d’intesa che verrebbe riconosciuto alla Lega Serie A, nella proposta federale c’è una formulazione diversa dall’esposizione del presidente Federale dove dice che tutte le norme che riguardano la Serie A saranno legate alla Serie A. Sul documento si parla di norme che riguardano esclusivamente la Lega Serie A, in Consiglio Federale basterebbe un emendamento che riguardi tutte le leghe professionistiche per influire sull’indipendenza della Serie A. Basterebbe togliere il termine esclusivamente, è una richiesta ragionevole".
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