Lazio, dalla non convocazione di Spalletti al Bologna: ora tocca a Zaccagni

Una sosta che sperava di vivere in maniera diversa Mattia Zaccagni. Il capitano biancoceleste ha vissuto giorni difficili a inizio mese, costretto a rimanere ai box per un’influenza intestinale che di fatto lo ha messo ko per quasi una settimana. Rientrato in campo Zaccagni ha subito avuto un impatto decisivo trovando il gol vittoria nella trasferta di Monza. In queste due settimane sperava di vestire l’azzurro in quel di Coverciano, invece Spalletti ha preferito lasciarlo a casa puntando su Raspadori e Maldini. Si parla di incongruenza tattica per Zaccagni nel 3-5-2 azzurro, anche se forse un attaccante esterno come il numero 10 biancoceleste sarebbe più adatto di Barella a fare la seconda punta per caratteristiche. Scelte che spettano al commissario tecnico, chi ha sorriso è stato Marco Baroni che in un periodo delicato ha potuto contare su uno dei suoi titolarissimi per riaverlo al 100% della condizione.

Lazio, Zaccagni unico attaccante fresco con Noslin

Tra nazionali e virus vari, questa sosta ha complicato molto il lavoro di Baroni, specialmente nel reparto offensivo. A Formello sono rimasti solo Zaccagni, Noslin e Pedro, con quest’ultimo messo ko per 24 ore da una forte influenza intestinale. Fortunatamente lo spagnolo è tornato ad allenarsi con la squadra, ma non è al 100% e partirà dalla panchina domenica. Dia è tornato dal Senegal dopo giorni infernali con il timore della malaria, Isaksen e Tchaouna hanno ripreso da poco a lavorare con la squadra dopo gli impegni con le nazionali. Chi ancora non è sceso in campo è Castellanos, ieri a Formello ma senza lavorare con i compagni dopo il viaggio intercontinentale fatto per rispondere alla convocazione dell’Argentina. Questa mattina Baroni potrà finalmente lavorare con quasi tutto il gruppo al completo, mancheranno solamente Tavares e Castrovilli che non saranno a disposizione per la sfida di domenica sera all’Olimpico contro il Bologna.