Retegui, è un'occasione unica. Dovrà dimostrare di essere il 9 giusto per l'Italia
Un anno fa di questi tempi Mateo Retegui era per tutti il nome nuovo piombato dall'Argentina per il calcio italiano. L'apertura di Roberto Mancini al mondo degli oriundi produsse come principale risultato il bomber di San Fernando in possesso di passaporto italiano grazie a suo nonno. A Coverciano a seguire i suoi primi passi tricolori c'era Carlos Retegui, allenatore ed ex giocatore di hockey su prato. Al suo fianco un uomo di fiducia, un procuratore con cui trovargli squadra per l'estate successiva.
La chiamata di Mancini fu la grande occasione di Retegui per mettersi in mostra. Ma il successo di quella convocazione è da additare al centravanti allora di proprietà del Tigre: andò a segno sia al Maradona contro l'Inghilterra che a Malta, due gol in due partite e tanti titoli a nove colonne. Utili per approdare in Serie A qualche mese più tardi.
A Malta l'entourage di Retegui incontrò Baccin, vice-direttore sportivo dell'Inter. Ma alla fine fu il Genoa, con un investimento da circa 15 milioni di euro, a farlo suo in estate. Marco Ottolini, direttore sportivo rossoblù, martedì proprio ai nostri microfoni ha spiegato così quella scelta: "E' un attaccante completo, che vede la porta e si muove molto bene negli ultimi metri. Non è un profilo facile da trovare sul mercato e per questo la scorsa estate abbiamo fatto un investimento notevole, nonostante il nostro status di neopromossa. Mateo deve ancora fare dei passi, può e deve migliorare. Ma ha delle qualità tali che possono permettergli di essere il centravanti della Nazionale".
Ma la Nazionale dopo l'exploit di un anno fa l'ha un po' accantonato. A giugno giocò una partita, con Spalletti è stato convocato solo una volta per giocare pochi minuti a San Siro contro l'Ucraina. Poi più nulla, soprattutto a causa di qualche problema fisico che ha contraddistinto il suo autunno.
Oggi Retegui è di nuovo al 100% e Spalletti l'ha chiamato nonostante un campionato fin qui da 6 gol. Pochi, troppo pochi per un calciatore che ha il suo fiuto del gol, per un calciatore che nell'area avversaria sa vedere la porta da qualsiasi posizione. Tra i giocatori a disposizione di Spalletti è forse il miglior giocatore con questo fondamentale e per questo motivo tra qualche ora verrà messo alla prova nel nuovo 3-4-2-1 che varerà il commissario tecnico. Sarà un'occasione preziosissima perché da questi 90 minuti passerà tanto dell'eventuale convocazione di Retegui, centravanti che un anno fa - di questi tempi - si affacciava per la prima volta in Italia. E un anno dopo sa di non poter fallire una gigantesca occasione.
Italia, il probabile undici (3-4-2-1) - Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Jorginho, Locatelli, Udogie; Frattesi, Chiesa; Retegui.