Reginaldo racconta: "Conte ai tempi del Siena si tagliò una mano dall'arrabbiatura"

Reginaldo ha lavorato insieme ad Antonio Conte al Siena e oggi è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per spiegare quali siano le prerogative del tecnico dei partenopei: "Ti fa stare bene fisicamente, ma chiede tanto ai suoi calciatori. A inizio stagione ho detto che il Napoli se la sarebbe giocata fino alla fine con l’Inter e così è stato. Per Lukaku è solo una questione fisica, per come lavori con Conte è così, e per come ha giocato ieri possiamo dire che ha lavorato molto bene. È vero che l’attaccante vive per il gol, ma anche per gli assist, sono un attaccante e posso dirvi che sono più felice quando metto un mio compagno nelle condizioni di segnare rispetto a quando segno".
Neres ora è un'arma in più?
"Doveva tornare ad avere il ritmo partita, il secondo tempo di ieri lo dice chiaramente. Da adesso in poi sarà il valore aggiunto del Napoli, quando decide di puntare l’uomo è devastante. Quando giochi con le squadre che si chiudono, puoi trovare delle difficoltà nel corso della gara e i giocatori come Mc Tominay e Neres sono fondamentali".
Ci racconti un aneddoto su Conte?
"Mi ricordo di una partita contro il Sassuolo ai tempi del Siena: alla fine del primo tempo perdevamo 3-1, siamo entrati nello spogliatoio e Conte si è tagliato la mano talmente che era arrabbiato con noi. Nonostante il taglio gli facesse gocciolare molto sangue per terra, continuava con la sua ramanzina. Siamo tornati in campo e abbiamo pareggiato 3-3, poi il Sassuolo ci ha fatto il 4-3 nel finale, ma comunque l’avevamo recuperata".
