Recanatesi sul CorSport: "Due settimane non sono sufficienti per guarire le ferite della Lazio"

Nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, il giornalista Franco Recanatesi analizza la delicata sfida che oggi vedrà la Lazio affrontare il Torino nel posticipo del lunedì valido per il 30° turno di Serie A.

"La Lazio con il groppo in gola, intorno a lei nel gruppone che si batte per la Champions hanno vinto tutte. Con tutti quegli striminziti, malaugurati, impietosi 1-0 ancora negli occhi, Baroni e la sua squadra tornano sul campo poco amico con la stringente necessità di vincere, anche se un grosso punto interrogativo e una montagna di irrisolti perché gravano sulle loro spalle. La domandona è: due settimane di break sono servite a smaltire la sbornia di Bologna e a recuperare energie e lucidità mentale? Di sicuro non sono state sufficienti a guarire le ferite.

La partita è delicatissima, l’avversario in salute - tre vittorie nelle ultime quattro partite - quadrato, fisico come l’Udinese che irretì la Lazio il 10 marzo scorso. Probabilmente decisivo sarà lo scontro a centrocampo fra Rovella-Guendouzi e Ricci-Casadei, quattro centrocampisti da Nazionale, i due granata corteggiati a lungo da Lotito e sfuggiti per un soffio. Baroni si scervella per trovare la chiave dell’offesa: pare che l’assenza di Castellanos abbia tolto la chiave del gol. Noslin e Tchaouna non decollano, Dia, unico centravanti di ruolo, ha perso la mira, Pedro fa il tappabuchi con encomiabile disposizione.

Il confronto con il Toro dirà parecchie cose. Se il ritardo di un successo all’Olimpico dovesse prolungarsi è probabile che il progetto quarto posto si allontani per sempre e che il fitto calendario di aprile, con l’Europa League di mezzo, assuma un aspetto terribile. Se invece le due settimane di (relativo) relax avranno avuto effetti benefici, i due obbiettivi potranno continuare a balenare davanti alla squadra di Baroni".