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Raiola: "Fiorentina irrispettosa con Bonaventura. Juventus? Giuntoli lo voleva a gennaio"

Raiola: "Fiorentina irrispettosa con Bonaventura. Juventus? Giuntoli lo voleva a gennaio"TUTTO mercato WEB
martedì 2 luglio 2024, 13:52Serie A
di Dimitri Conti

Il procuratore Enzo Raiola è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva affrontando vari temi legati ai suoi assistiti, su tutti Giacomo Bonaventura che si è svincolato dalla Fiorentina il 30 giugno: "Sul discorso Nazionale ho già espresso la mia opinione, lasciamo fare: è andata come è andata, ero anche presente a Berlino contro la Svizzera... Su Jack dico che dalla Fiorentina ci aspettavamo tutt'altro, dopo l'appuntamento fatto a gennaio in cui ci sono state piccole problematiche con il compianto Joe Barone. Dopo ci siamo però riappacificati e pensavo che questo portasse a un rapporto continuativo, ma la direzione tecnica non era molto convinta. E io, un giocatore come lui, se non ho la convinzione anche dello 0,01%, penso che debba trovare un'altra strada e affidarsi a un'altra società. Non è rispettoso nei suoi confronti metterlo in discussione dopo la sua carriera e dopo l'ultima stagione che ha fatto".

Lui sembrava voler rimanere.
"Ha più volte mostrato il piacere di voler restare a Firenze, per come è stato trattato dalla città, dalla tifoseria ma anche dallo stesso club. Però dopo questa risposta non carina dell'area tecnica sono stato il primo a dirgli che doveva andare via. Lo dico non con rammarico, perché sono preparato a queste situazioni e non credo alle promesse nel calcio. Ero già preparato, va bene così... Abbiamo la fortuna di avere già abbastanza richieste per lui, stiamo valutando soluzioni anche fuori dall'Italia e nei prossimi giorni decideremo per il meglio".

Chi lo vuole, il Monza? Sta pensando all'estero?
"In Italia ci sono cinque-sei club che mi hanno chiamato. Non vedo possibile il Milan, lo vedo davvero come un sogno ma come soluzione poco attuabile. Ci sono però società che hanno bisogno delle sue caratteristiche: stiamo lavorando per capire se troviamo un accordo, ma valutiamo molto pure le soluzioni estere perché lui ci teneva a fare un'esperienza così con la famiglia. E stiamo lavorando più di tutto sulla MLS".

A gennaio lo voleva la Juventus?
"Sì, questa pista c'era. Il direttore Giuntoli aveva fatto espressa alla società di poter trovare un accordo tra le parti ma c'è stato un rifiuto anche piuttosto forte della Fiorentina. E l'abbiamo accettato, si giocavano gran parte della stagione. Ci abbiamo provato, ma è finita così. Anche perché Jack è molto riconoscente, non ha voluto fare troppe pressioni e proseguire nella Fiorentina".

Donnarumma è uscito in piedi dagli Europei.
"Ho fatto apprezzamenti su di lui anche quando le critiche erano forti, per me rimane il numero uno al mondo nel suo ruolo. In Italia dobbiamo coccolarcelo e tenercelo ben stretto, giocatori come lui ce ne sono pochi. È uscito a pezzi dalla Svizzera, senza parole: ho cercato io di spronarlo e fargli cambiare un po' umore ma era davvero dura. Solo stamani ci ho scambiato qualche altra parola per altre cose, ma questa sconfitta gli ha fatto molto male ed è sintomo della maturità che ha, soprattutto quando indossa la maglia della Nazionale".

Rivedremo Donnarumma in Serie A?
"Tutto può succedere. Adesso è in vacanza nella sua città natale... Confermo il grande apprezzamento del PSG nei suoi confronti e la voglia di continuare il progetto. Gigio è ancora giovane: abbiamo ancora 10-15 anni davanti".

Si parla degli scippi dei talenti dall'estero verso l'Italia. Un caso è Andrea Natali al Leverkusen.
"Non è tanto un discorso di contratto quanto di progettualità. Andrea viene dal Barcellona, club che negli anni ha sviluppato tanti giovani. La sua scelta è stata puramente sportiva: posso confermarvi che nel mio lavoro la scelta sui ragazzi post-settore giovanile è di mandarli all'estero. Vuoi per scelte tecniche, vuoi per i percorsi, sono prettamente concentrato sullo sviluppo fuori dall'Italia: è l'unico modo per fargli fare un certo numero di partite. Ho provato negli anni ad appoggiarmi alle leghe minori, ma è difficile. Ho ragazzi 2005 e 2006 in Belgio e in Olanda, da loro farli giocare è normale, da noi non è la priorità. Andrea dal primo momento ha detto che preferiva non venire in Italia ma avvicinarsi alle prime squadre all'estero. Il Leverkusen è quella che più ci ha convinti ma non è una questione di soldi quanto di avvenire, di futuro".

Di Pinamonti che sarà?
"C'è qualcosa di aperto in Serie A ma anche fuori dall'Italia. Andrea è molto apprezzato e considerato ovunque per doti sia tecniche che umane. Il mercato però è tappato, in Italia ma pure fuori, magari si smuove qualcosa post-Europeo. Andrea penso preferirebbe farsi qualche esperienza fuori: la priorità per noi è quella, dispiace per il Sassuolo ma vogliamo vederlo giocare in una serie maggiore. La situazione però deve sbloccarsi".

Se Zirkzee va a Manchester, è perché l'Italia ha meno risorse?
"Questo discorso esula da quello dei ragazzi giovani. I giocatori affermati vanno all'estero perché ci sono situazioni contrattuali-economiche che li spinge, oltre ad andare in club storici e importanti, in cui vincere premi. Purtroppo siamo indietro economicamente rispetto all'Inghilterra, è una realtà troppo lontana da noi".

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