Raiola e Ibra, cronistoria di un rapporto storico fra dichiarazioni, trattative e rinnovi milionari
Mino Raiola e Zlatan Ibrahimovic. Non c'è dubbio che questo rapporto abbia reso più famosi entrambi, con dichiarazioni, clamorose trattative e rinnovi milionari.
Tutto ebbe inizio nel 2003, quando lo svedese giocava già da due stagioni nell'Ajax senza però grandi risultati e soprattutto con un campionato che stava stretto a un giocatore con ambizioni già ben superiori al suo rendimento. Il 22enne Zlatan non era ancora esploso e per questo iniziò a cercare un agente che lo potesse valorizzare al meglio. Un rapporto nato quasi per caso, al ristorante, tra insulti e qualche pensiero prevenuto l'uno nei confronti dell'altro. Mino Raiola ha raccontato che "Ibra decise di firmare con me perché sono stato il primo e forse l'unico a dirgli che era uno stronzo". Dal canto suo, anche lo svedese non è stato da meno: "Era vestito con dei pantaloncini colorati, una maglietta della Nike e una camicia hawaiana sbottonata". Una mise che lo aveva preoccupato, quasi da non presentarsi nemmeno al tavolo. Poi Raiola ordinò sushi per sette persone e la preoccupazione fu ancora maggiore. Salvo poi stringere un rapporto strettissimo e saldissimo nel tempo.
Raiola trattò prima con la Roma poi con Moggi quando Capello, approdato alla Juve nell'estate del 2004, chiese espressamente ai suoi dirigenti di portargli quel ragazzone che aveva fatto cose fenomenali in un'amichevole a Berlino proprio sotto gli occhi di Don Fabio. Alla Juventus si consacrò prima di iniziare il giro dell'Italia e del mondo dove divenne l'attuale fenomeno del calcio mondiale. Inter e Milan, in Serie A dopo la Juve, con un rapporto speciale con la città di Milano e soprattutto con i colori rossoneri che ancora veste quest'oggi. Nel mezzo un rapporto complicato a Barcellona con Guardiola, poi proprio i rossoneri e in seguito il PSG e il Manchester United, prima del volo a Los Angeles con i Galaxy e il ritorno a San Siro con Pioli e il Milan di Elliot.
Il rapporto tra Ibra e Raiola ha fatto girare fior fior di milioni nel calcio europeo e mondiale. La Juve prima con i 16 milioni investiti per portarlo in Italia dall'Ajax, poi 25 milioni versati dall'Inter in seguito alla retrocessione bianconera per Calciopoli. E ancora 49 milioni più Eto'o pagati dal Barcellona per portarlo in Catalogna dove rimase un anno solo prima di tornare a Milano sponda Milan e il successivo passaggio per soli 20 milioni al PSG con un contratto però da 14 milioni a stagione. Poi due passaggi a parametro zero proprio sotto l'astuta regia di Raiola: prima al Manchester United con 15 milioni di euro l'anno come accordo economico e poi i 6 strappati agli americani del Galaxy. Sempre grazie alle grandi doti di agente di Raiola, il ritorno al Milan a 38 anni parla di un accordo per 3 milioni per metà stagione e poi un annuale da altri 7. Una barca di milioni di euro che ha arricchito i due amici, perché di questo si tratta, visto il rapporto durato quasi 20 anni e che adesso è terminato solo per la prematura scomparsa del super agente.