Pradè attacca, Ranieri e Dodo rincarano la dose: Fiorentina delusa da Italiano
Era una partita dall'alto tasso emotivo, quella di ieri tra Bologna e Fiorentina, e si è compreso meglio il tutto una volta finito il match del Dall'Ara, che ha sorriso ai padroni di casa, il cui 1-0 firmato Odgaard ha interrotto la striscia di 8 vittorie consecutive in Serie A dei toscani. A far discutere è stata soprattutto l'esultanza senza freni al triplice fischio da parte del tecnico di casa, freschissimo ex al primo incrocio da avversario. Non l'ha digerita per esempio il direttore sportivo Daniele Pradè, che ha tuonato così dopo pochi minuti: "Non mi è piaciuto per niente l'atteggiamento di Italiano di fronte ai nostri tifosi. Insieme abbiamo condiviso gioie e dolori e l'ho trovata una grandissima mancanza di rispetto. Ho capito tante cose dell'uomo. Non ho avuto modo di incontrare Italiano e non lo vorrei neanche incontrare. Queste sono le delusioni più grandi, peggio della sconfitta".
All'attacco del dirigente ha fatto però seguito la pronta risposta di Italiano: "Ha esagerato. Nelle ultime vittorie ho preso e sono rientrato nello spogliatoio, l'ho fatto sempre e non vedo perché debba dire certe cose. Non è una mancanza di rispetto verso nessuno. Mi dispiace, quando vorrà chiarire mi chiamerà e ne parleremo. Ho vinto una partita e sono andato dentro a esultare: stop, non ho fatto altro. Mi dispiace abbia pensato a qualcosa di diverso, per me ha capito qualcosa di sbagliato. Se ha voglia di chiarire il mio numero ce l'ha...".
Un attacco che non è rimasto isolato, non è stato un fraintendimento personale. Infatti anche Luca Ranieri ha voluto dire la sua sull'argomento, pur prendendola un po' larga: “Non sono nessuno per giudicare ma posso dire che non è venuto a salutare: avrà le sue ragioni. Va bene così”. E poi gli ha fatto eco un altro che Italiano l'ha avuto: Dodo in una storia Instagram chiedeva di fatto alla tifoseria un'accoglienza infernale per il ritorno, visto quanto accaduto. In generale, in casa Fiorentina, rimane una forte amarezza per un'esultanza presa come una rivendicazione da parte di un freschissimo ex.