Pogba, tutta colpa di un integratore comprato in America? Contratto a rischio: le ultime
Tutta colpa di un integratore, consigliato da un medico amico, estraneo alla Juventus, e comprato in America, dove esistono regole differenti legate al doping. Potrebbe essere questa - riporta l'edizione on line de La Gazzetta dello Sport - la causa della positività al testosterone di Paul Pogba, rilevata dopo i controlli effettuati sulle urine del calciatore bianconero al termine di Udinese-Juventus del 20 agosto. Si sarebbe trattato quindi - secondo la rosea - di una leggerezza da parte del francese, che avrebbe assunto la sostanza dopante per errore.
Le prime ricostruzioni.
In attesa delle controanalisi e stando a una prima ricostruzione - continua gazzetta.it - Pogba ieri avrebbe raccontato ai medici della Juventus di aver assunto sostanze non concordate con lo staff medico bianconero. La Juve quindi era all’oscuro di tutto e adesso toccherà al giocatore dimostrare la sua non intenzionalità, che comunque non gli eviterà la squalifica ma potrebbe ammorbidire la sanzione (che può arrivare fino a 4 anni di stop).
Cosa rischia Pogba.
La sua agente Pimenta sta già studiando la linea difensiva - conclude la rosea - nel frattempo ha tre giorni per chiedere le controanalisi. In caso di positività accertata, la Juve potrà chiedere la risoluzione del contratto: il Polpo è legato alla Juve fino al 2026 con uno stipendio molto oneroso (8 milioni più 2 di bonus).