Pioli tra rumors e realtà: il contratto (e il momento) con l'Al Nassr dice che l’Italia può attendere

Un giorno accostato alla panchina della Roma, il giorno dopo all’Atalanta. Poi di nuovo in orbita Juventus, senza escludere il Napoli nel caso in cui Conte lasciasse. Si rincorrono voci, indiscrezioni. Ma la realtà, stando a quanto si legge sul Corriere dello Sport, è che Stefano Pioli oggi è l’allenatore dell’Al-Nassr ed è è completamente immerso in questa nuova esperienza. Conquistare la Champions League asiatica, obiettivo alla portata visto l’approdo ai quarti, significherebbe non solo un titolo prestigioso ma anche una ribalta mediatica di livello globale. Ma allora, è davvero così semplice per Pioli lasciare l’Arabia?

Attualmente - scrive il quotidiano - guadagna 11 milioni di euro a stagione e ha un altro anno di contratto. Qualora dovesse trionfare nella Champions asiatica, scatterebbe automaticamente un’opzione per estendere l’accordo di un’ulteriore stagione, sempre con lo stesso ingaggio. Il contratto non prevede clausole d’uscita: se Pioli volesse partire, dovrebbe dimettersi e trovare un’intesa con l’Al-Nassr. Allo stesso modo, il club non ha intenzione di sollevarlo dall’incarico, a meno di un fallimento clamoroso in coppa o di un piazzamento fuori dai primi tre in campionato – ipotesi che, al momento, non si concretizzano.

Dunque, un ritorno in Italia nel breve termine non è escluso, ma nemmeno facilmente realizzabile. Servirebbe una trattativa con il club saudita, e convincere l’Al-Nassr non è certo cosa semplice.