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Pato: "Leao ha tutte le possibilità di portare il Milan in alto. L'ho sempre stimato"

Pato: "Leao ha tutte le possibilità di portare il Milan in alto. L'ho sempre stimato"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
Oggi alle 16:26Serie A
di Alessio Del Lungo

Alexandre Pato, ex attaccante del Milan, è tornato a Milanello recentemente e ha raccontato le emozioni che ha provato nel podcast BSMT di Gianluca Gazzoli: "Mentre andavo mi ricordavo tutti i posti. 'Io passavo di qua', 'Io andavo di là'. Con la macchina correvo, facevo a gara con Emerson, il Puma, quello che giocava alla Roma, chi arriva prima a Milanello con la macchina. Poi Galliani chiamò il mio agente dicendogli di chiedermi di smettere di correre (ride, ndr). Mi ricordavo di tutto. Le vie, tutte la parti di Milanello. Poi ho incontrato la signora che lavorava già quando c'ero io, che andava in camera, lasciava tutto a posto. Il cuoco, le persone che lavorano lì. Io ho detto a loro: 'Vorrei piangere, ma non posso perché c'è la camera che mi guarda e mi prendono in giro'. Però è stato bellissimo. Ero giovane, sono cresciuto lì, quindi tutto quello che vivo a Milano mi fa venire il brividino".

Ha trovato qualcosa di diverso?
"Si, alcune cose si. Dentro lo spogliatoio soprattutto, qualcosa in più. Poi nel parcheggio. C'è qualcosina, però per me è sempre uguale".

Che effetto le ha fatto conoscere i nuovi giocatori del Milan?
"Alcuni conoscevo conoscevo solo tramite Instagram. Poi ci siamo conosciuti. Conoscevo Morata da tanto tempo perché abbiamo parlato quando io sono andato in Cina, anche lui doveva venire, e quindi in quel caso abbiamo parlato. Sono tutti nuovi, ma conoscevo Ruben (Loftus-Cheek, ndr) perché ho giocato con lui al Chelsea. Poi gli altri sono tutti nuovi".

Ci sono meno brasiliani.
"Ho trovato solo Emerson. Quando c'ero io eravamo in 8, oggi c'è solo un brasiliano. Il calcio sta cambiando, molto".

Le piace Leao?
"È un personaggio (ride, ndr). Io quando sono arrivato all'età loro ero piccolissimo, loro sono tutti alti. Sono troppo grandi. Ho sempre avuto stima di Leao, tifo per lui. Ha tutte le possibilità di portare il Milan in alto, quindi sarò sempre lì a sostenerlo e speriamo che faccia ancora tanti gol per il Milan e lo faccia vincere".

Che effetto le ha fatto tornare a San Siro?
"Mi hanno fatto entrare nel campo, ti viene voglia di piangere. I tifosi che ti urlano, ti chiedono una foto... Poi avere i miei genitori di fianco, sono rimasti un mese con me poi sono andati via. Sono tornati con me dopo 12 anni a San Siro. Quindi sai, per loro è stato bellissimo. A parte il freddo, che loro non sentivano più i piedi, però è stato bellissimo".

Le è venuta voglia di entrare e giocare?
"Ti dico una cosa. Ho chiesto un consiglio a Kakà: 'Ricky cosa hai fatto tu quando hai smesso di giocare?'. Lui mi ha detto: 'Così sono a posto'. Io a volte non voglio essere quello che vuole tornare per forza al Milan, però ho una voglia di mettere la maglia, scendere in campo e giocare...".

Secondo te potrebbe scendere in campo e dire la sua?
"Mi devo rimettere in forma. La voglia c'è, vediamo...".

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