Paniz: “Tra Chiesa e Vlahovic rinuncerei al primo. Ho visto John Elkann motivatissimo”
L’avvocato Maurizio Paniz è intervenuto a TMW Radio per analizzare alcuni temi relativi al presente e al futuro della Juventus.
La Juve rischia di non andare in Champions League?
“Ieri sera ero a Torino e ho vissuto un primo tempo drammatico, nel quale la Juventus era timorosa e spaesata, soprattutto nel momento del rigore tolto. Lo stadio ha fischiato a lungo nell’intervallo. La Juve si è accesa nel secondo tempo. Ciò non deve far pensare che le cose siano agevoli. La squadra non ha dei leader interni così forti a riuscire a determinare convinzione nei giocatori più giovani. Il percorso è lungo e difficile: gli ultimi due mesi passati sono stati i più drammatici della storia recente juventina. Ho visto con molto favore due cose. presenza della proprietà con John Elkann, che era seduto vicino a me ed era molto motivato; ho sentito molto motivati Ferrero, Scanavino e Giuntoli. Ci saranno dei cambiamenti, ma c’è voglia di far recuperare alla Juventus un posto nella sua storia. Il contraccolpo psicologico del post-Empoli e della sconfitta di Milano con l’Inter hanno creato una situazione di stallo: tanti hanno pensato di poter vivere il girone di ritorno nel limbo del poter vivacchiare. Non c’erano obiettivi a breve da raggiungere e si sono create sicurezze che si sono sempre accentuate. La molla della Coppa Italia, tra primo e secondo tempo, c’è stata”.
A chi sarebbe disposto a rinunciare tra Chiesa e Vlahovic?
“Sarei disposto a rinunciare a Chiesa. La grinta con la quale si è mosso anche ieri e la spinta che ieri Dusan ha avuto verso i compagni è stata fondamentale. Sente la Juventus dentro e vuole restarci: crede nella Juve. Chiesa ha delle doti, ma deve metterle più spesso a disposizione della squadra e della società. Quando parlo di società parlo anche del riadattamento economico che è necessario. Szczesny e Vlahovic hanno dato anche questo tipo di disponibilità a decurtarsi l’ingaggio… Chiesa no”.
Huijsen che torna l’anno prossimo?
“In difesa giocano 3 o 4. Più di quelli non entrano in campo. Se gioca Huijsen sta fuori qualcuno di importante in ogni caso. Potrebbe fare un’annata “protetta” da quelli più esperti, per poi casomai esplodere definitivamente”.
I 9 scudetti di fila hanno reso meno “percepibile” il fatto che da 4 anni la Juve non corra per vincere?
“I 9 anni restano scolpiti come la storia come un momento irripetibile. Nessuno dei viventi attuali vivrà un’epopea del genere. Ci sono stati errori di ipervalutazione, c’è stata volontà di introdurre un percorso completamente nuovo con la NextGen. Dal punto di vista imprenditoriale questa è stata la scelta strategica azzeccata. La Juventus in giro ha tanti giovani che frutterebbero tanti milioni. Ci sono stati però anche tanti errori, con cambiamenti di rotta improvvisi che hanno prodotto effetti nefasti”.
Come vede il futuro prossimo riferito alla prossima stagione?
“Non credo che i giocatori siano diventati brocchi da un momento all’altro. Bremer e Vlahovic sono eccellenti giocatori e la squadra ha una base buona per riproporsi per la Champions League. Il Mondiale per Club rende 50 milioni secchi per la partecipazione; ho visto molto motivato il management sotto il profilo commerciale. Ho visto giocatori molto motivati nell’area della zona mista”.
L’estate futura sarà la prima con Giuntoli “completamente al comando”?
“La realtà dice che la Juventus non può restare tanti anni al livello di questi ultimi quattro. Tornerà in cima, rinnovando delle determinate posizioni. Manna se ne può andare solo se la Juventus lo molla, per essere chiari. Pompilio può dare un grande aiuto, ma teniamo sempre presente che non si diventa numeri uno dalla mattina alla sera. Con tutto il rispetto per ADL, il Napoli non è la Juventus. La maglia della Juventus pesa più di quella del Napoli”.