Palladino: "Ho 8 nipoti, prima tifavano tutti per il Monza, ora sono tutti per la Fiorentina"
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, oggi al Viola Park ha risposto a dei giornalisti in erba, ben 101 studenti dell’ultimo anno di scuola primaria e del primo anno di scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Teresa Mattei di Bagno a Ripoli : "In serie A giocano tutti con determinazione contro la Fiorentina, la partita più difficile è stata quella contro il Milan penso ma siamo riusciti a vincere. Un allenatore deve lavorare su molti aspetti, sia calcistici che umani perché i giocatori sono uomini e molti sono giovani e bisogna capire le loro difficoltà per poi allenarli bene e metterli nella condizione di fare bene. Come mi organizzo? Ho uno staff, formato da tante persone, che mi aiuta. Ognuno di loro ha il proprio compito, c’è chi si occupa della parte fisica, dei portieri, dell’analisi della partita, ci vogliono tante figure. Poi in base all'avversaria organizziamo l'allenamento strategico, ma è bello e ci vuole amore e passione".
Quando pensa di chiudere la carriera? "Ho iniziato da poco (ride, ndr), ho smesso di giocare nel 2019 per poi iniziare questa carriera perché già da giocatore mi piaceva vedere cosa facevano gli allenatori. Spero che la mia carriera possa finire il più tardi possibile.
Cosa mangiano i calciatori? "Tengo molto all’alimentazione, siamo seguiti benissimo qua, perché quello che mangiamo è la benzina che ci fa andare avanti anche negli allenamenti, abbiamo un bravo nutrizionisti che li segue dalla mattina alla sera. Nello sport l'alimentazione è un fattore fondamentale".
Come ha reagito alla chiamata della Fiorentina? "Quando la Fiorentina mi ha chiamato ero felicissimo e sinceramente non me l’aspettavo dopo i due anni gratiificanti a Monza. Quando ti chiama una società storica come la Fiorentina, una piazza così importante, sei felice, anche la mia famiglia era molto felice. Ho 8 nipoti, prima tifavano tutti il Monza adesso tutti la Fiorentina".
Cosa succede quando arriva un giocatore nuovo? "Quando arriva un nuovo giocatore gli si dà amore ed entusiasmo per dargli fiducia, perché è molto importante. Anche il gruppo accoglie bene i nuovi arrivati e aiuta molto a sciogliere un po’ la timidezza. Quest’anno si è già creato un gruppo bello e molto solido nonostante i tanti nuovi arrivi".
Cosa fa durante una partita? "Prima cerco di preparare i giocatori, a fine primo tempo analizzo cosa sta accadendo in campo, cerco di stimolare e aiutare i giocatori a fare di più. A fine partite, infine, cerco sempre di essere positivo sia che si vinca o che si perda, li abbraccio sempre tutti perché se si impegnano e danno il massimo se lo meritano".
Il miglior giocatore? "Non sarei capace di individuare il miglior giocatore, perché amo tutti i miei calciatori, mi ci affeziono tanto e provo a creare un rapporto con ognuno di loro. Sono contentissimo di allenare questa squadra, nonostante le prime difficoltà. Adesso la strada è quella giusta. Alla Fiorentina abbiamo tanti giovani, è un mix di calciatori esperti e giovani. Il calciomercato estivo mi è piaciuto molto, sono arrivati calciatori forti che venivano da squadre importanti. Ringrazio la società per avermi messo a disposizione una squadra così".