Orsi racconta Conceiçao: "Ombroso ed empatico. La scena del sigaro la dice lunga"
L'effetto Sergio Conceiçao ha immediatamente dato i frutti al Milan, capace di vincere la Supercoppa Italiana grazie a due rimonte ai danni di Juventus (semifinale) e Inter (finale). E così a Milano sono già tutti pazzi dell'allenatore portoghese. Chi lo conosce bene è Fernando Orsi, suo ex compagno di squadra alla Lazio, intervistato da Tuttosport: "Ha fatto la gavetta, il suo è stato un bel percorso, poi al Porto ha conquistato molti titoli, significa aver inciso tantissimo a livello di gioco, ma anche di empatia con la squadra, altrimenti non vinci così tanto".
A livello umano com’era?
"Ombroso, con cambi d’umore incredibili. Sapeva però scherzare tanto ed era uno di compagnia. Diciamo questo, se lo richiamavi o lo rimproveravi, si incazzava a seconda di come gli girava la giornata. Ma fuori dal campo era diverso. È venuto al mio matrimonio con Fernando Couto: entrambi furono super socievoli con gli ospiti. Dopo la vittoria della Supercoppa Italiana dell'altro giorno del Milan ho visto la scena del sigaro: Sergio è anche questo, uno che riesce ad avere un’empatia importante con gli altri".
Se lo aspettava allenatore?
"In quella Lazio c'erano 7-8 grandi tecnici di livello dei nostri giorni. Quando sei giocatore hai però un modo di interpretare la carriera tuo, poi quando diventi allenatore, capisci perché ti dicevano questo e quello. Molte volte quello che non ti aspetti da calciatore, lo fai da allenatore".