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Monza, Bianchessi: "Martins, buona la prima ma può fare anche meglio. In futuro può dire la sua"

Monza, Bianchessi: "Martins, buona la prima ma può fare anche meglio. In futuro può dire la sua"TUTTO mercato WEB
venerdì 27 settembre 2024, 14:00Serie A
di Luca Cilli

Nella bella vittoria del Monza in Coppa Italia in casa contro il Brescia c'è stato un giocatore che più di altri ha lasciato il segno. All'esordio in prima squadra infatti Kevin Martins è riuscito a sfruttare l'occasione che gli ha concesso Alessandro Nesta: un assist decisivo per la rete del vantaggio messa a segno da Kyriakopoulos, una serie di accelerazioni oltre l'ordinario, qualità tecniche interessanti. Non male per essere un debuttante assoluto. Chiaramente serviranno altre partite per ulteriori conferme, ma la sensazione vedendolo all'opera è stata quella di trovarsi dinanzi a un giovane che potrebbe diventare una piacevole rivelazione. 19 anni, classe 2005, il figlio di Obafemi Martins - ex attaccante dell'Inter - ha tutto per ripercorrere il percorso del padre. A parlarne in esclusiva a Tutto Mercato Web il giorno dopo il debutto è il direttore generale del settore giovanile del Monza Mauro Bianchessi.

Direttore Bianchessi, partendo dalle origini: come siete arrivati a Martins?
"Kevin Martins lo abbiamo preso da piccolo al Milan, quando aveva 8 anni, e poi ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile. Era totalmente diverso da oggi perché aveva caratteristiche da prima punta. Poi quando c'è stata la cessione del Milan non è stato riconfermato nel club ed è passato all'Inter. A quel punto lo abbiamo portato al Monza. Lei pensi come è strano il calcio: fino a 6 mesi fa giocava da attaccante, ma non sempre con continuità. Bisogna dare merito al cambio dell'allenatore perché con l'arrivo di Oscar Brevi è stato trasformato in esterno destro a tutto campo. Sa fare sia la fase difensiva che offensiva, visto che una sua capacità è quella di mettere bene la palla dentro per l'attaccate. In poco tempo Kevin è riuscito ad attirare l'attenzione di Alessandro Nesta"

In Coppa Italia contro il Brescia è stato protagonista di una grande prestazione: assist, corsa, tecnica. Sorpreso della maturità con cui ha interpretato la gara alla prima con i grandi?
"Secondo me ha fatto una prestazione sufficiente. Bisogna concedere a questi ragazzi anche l'emozione della prima, poi allenarsi con i calciatori della prima squadra e diverso rispetto a quando ci si allena con i giocatori della Primavera. Kevin Martins ha ancora margini di crescita e di miglioramento, ha una gamba e un passo importante. Per me può fare ancora molto ma molto meglio"

Nesta lo ha schierato esterno di centrocampo. La sensazione è che possa fare bene anche a ridosso delle punte. Qual è esattamente il suo ruolo? E secondo Lei sarà aggregato da adesso in poi con una certa costanza in prima squadra?
"La fortuna che abbiamo è che c'è un allenatore come Nesta che è coraggioso, e con una grande attenzione nei confronti dei calciatori della Primavera. Vi do una notizia che nessuno sa: in tutti gli allenamenti della prima squadra abbiamo fra i 4 e i 7 giocatori della Primavera convocati in pianta stabile con i grandi. Con il Bologna avevamo due primavera in panchina, con il Brescia in Coppa Italia 4 giocatori fra panchina e campo. C'è questa attenzione e coraggio e va dato merito, perché allenarsi con i grandi questi giovani migliorano. Noi abbiamo dei giocatori importanti e questo è l'indirizzo che dobbiamo dare a tutto il nostro settore giovanile. L'obiettivo dev'essere quello di portare i giocatori in prima squadra. Lo dicevo anche ad Adriano Galliani, perché questo percorso è stato fatto anche al Milan. E pensate che ancora adesso dopo 7 anni stanno arrivando in prima squadra giocatori che avevamo preso e portato avanti come Camarda e Torriani, e tanti altri. Questo lo stiamo facendo anche a Monza. Kevin Martins è un esterno destro, non è un attaccante. Sicuramente ha un margine di miglioramento importante e dirà qualcosa nel calcio del futuro"

Ha visto la partita accanto a Galliani. Cosa le ha detto su Martins e quanto è bello ed importante per voi vedere questi giovani della Primavera arrivare in prima squadra?
"Il nostro scopo è questo, portare i giovani in prima squadra. Il settore giovanile deve essere un ruscello che porta acqua al lago più grande. Noi portiamo ogni giorno ad allenarsi con la prima squadra tanti primavera, il lato negativo chiaramente è quello che la squadra Primavera poi corre qualche rischio nelle gare del suo campionato. Ma è un rischio che dobbiamo prenderci, perché fare la Primavera 1 o la Primavera 2 secondo me non cambia assolutamente niente. L'obiettivo del club è portare giocatori in prima squadra. C'è una controindicazione, rinunceremo a qualche risultato, ma vedere i nostri giovani fra i grandi poi è una bella soddisfazione. Questo è stato anche l'obiettivo del nostro caro presidente Silvio Berlusconi"

Chi potrebbe essere il prossimo giovane a debuttare in prima squadra?
"Abbiamo inserito il portiere Mazza fra i 25 della prima squadra, è un portiere giovanissimo ma bravo che continua ancora oggi a migliorare. Il prossimo anno l'obiettivo è inserirne altri due"

A testimonianza del buon lavoro fatto dal vostro settore giovanile ci sono alcuni ragazzi che partendo da Monza stanno facendo bene in C. Marras al Caldiero e Ferraris al Pescara. È un motivo di orgoglio anche questo? E nello specifico sono due giovani che possono fare bene dal suo punto di vista?
"Il lavoro del settore giovanile è improntato a questo. Alcuni possono approdare direttamente in prima squadra, altri fanno giri diversi per tornare magari anche alle origini. Io spero che Marras e Ferraris che sono fuori a farsi le ossa possono ritagliarsi il proprio spazio. Fra l'altro con loro abbiamo dei rapporti ottimi. Vi posso assicurare che all'interno del settore giovanile del Monza abbiamo in ogni squadra almeno un paio di calciatori di alte prospettive. Quest'anno ben venga Kevin Martins, nel prossimo magari un altro Kevin. E' la storia di Galliani e Bianchessi, è la storia del Monza di oggi: quella cioè di prendere i giovani e di costruirli in casa"

Direttore, in conclusione c’è da scommetterci su Martins? Sarà la possibile sorpresa del Monza e del campionato?
"Me lo auguro. Bisogna dare merito alla proprietà, a Galliani, che ha dato la chiara indicazione di valorizzare i calciatori se meritano. Il coraggio che ha avuto Nesta nel non guardare la carta d'identità non è da tutti in Italia. Ha visto il merito e il valore di Martins. A proposito: nel settore giovanile del Monza il diktat è il merito. Se sei bravo vai avanti, se non sei bravo vai da un'altra parte"

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