Luis Alberto via dalla Lazio perché è finito un ciclo. E perché lo ha chiesto ogni anno
"Perché sono andato via? Ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio". Le parole di Luis Alberto a Cronache di Spogliatoio dei giorni scorsi raccontano di un club abbastanza travagliato, che non ha grande tatto nel momento in cui uno va via. "Fanno così: guardate ora proprio Cataldi… era lì fin da piccolo. È un peccato perché poi vedi altre squadre che si comportano diversamente: almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso. Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato".
La verità di Luis Alberto però è differente dai ricordi che hanno tutti. Perché ogni estate il centrocampista voleva lasciare la Lazio, cercando di tornare verso la Spagna, l'Andalusia. Salvo poi rinnovare a cifre più alte, fino ai 3 milioni dell'ultima annata. Alla fine è andato via forzando l'uscita con l'Al Duhail, nonostante un contratto fino al 30 giugno del 2027. La Lazio ha ricevuto 11 milioni che nessun altro club avrebbe messo sul piatto.
"Noi eravamo felici dentro perché c’erano Inzaghi e Tare. Con Igli ho litigato mille volte, ma sapevamo che eravamo due persone giuste e trovavamo la ragione. Dopo quel periodo è finito tutto. Quella è stata la differenza, anche quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente".