LIVE TMW - Hellas, Simeone: "Importante che Di Francesco sia qua. Mio papà è entusiasta"
15.15 - È il giorno del Cholito in casa Hellas Verona: il neo-acquisto gialloblù Giovanni Simeone si presenterà alla stampa tra pochi minuti nella sede del club in via Olanda. L'inizio della conferenza è previsto per le 15.30: vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
15.28 - Inizia la conferenza stampa.
C'è una parola per definirti?
"Sacrificio, garra. Questo è il mio input per andare sempre avanti: lottare su ogni pallone. Garra".
Non hai giocato con l'Inter.
"Ero arrivato il giorno prima: ero a disposizione, ma era difficile, perché avevamo fatto tutto in ventiquattro ore, avevo fatto un solo allenamento, era giusto giocassero altri".
Si parlava da tanto di questo trasferimento...
"C'è sempre il momento giusto: ho fatto la scelta giusta, mi identifico molto con la squadra, con i suoi valori, con la voglia di lavorare e andare su ogni pallone".
Cosa ti hanno detto Rafel e tuo papà?
"Rafa mi ha parlato della città, mi diceva fosse la più bella d'Italia. Lui ha passato molti anni belli qui, mi ha sempre parlato molto bene dell'ambiente. Mio papà è contento, perché suo figlio intraprende una nuova avventura. Lo sento sempre, mi chiede come vanno gli allenamenti: è entusiasta".
Sentivi il bisogno di cambiare?
"Cerco sempre di migliorarmi, sono fatto così. Sentivo che un cambio fosse la cosa giusta, quando ho sentito la chiamata del direttore ho capito cosa intendeva, era quello che volevo io. Mi è sempre piaciuta la squadra".
In base a come gioca Di Francesco, ti troveresti meglio come punta unica o con un uomo vicino?
"Nel campo bisogna capire cos'è meglio per la squadra. La cosa più importante è riuscire a trovare un buon equilibrio: posso adattarmi in entrambi i casi. Sarà l'allenatore a trovare la miglior formula".
A Firenze hai incrociato Ribery? Ti è rimasto il numero, magari?
"Sì, ma per poco. Per quel poco che ho visto mi è sembrato un giocatore di un altro livello".
Cosa ti ha detto il presidente?
"Mi ha dato il benvenuto, era contento del mio arrivo. Gli ho detto che la squadra corre tanto e mi piace molto questa cosa".
L'ultima stagione è stata complicata.
"La voglia di dimostrare c'è sempre: a Cagliari, qui, dove sono stato in passato, ho sempre cercato di dare il massimo. Da quando ho finito le vacanze ho pensato di dovermi mettere a disposizione, ovunque andassi. Mi sono preparato bene fisicamente, e ora voglio dimostrare di esserci".
Che Di Francesco hai ritrovato?
"Una persona serena, contenta del mio arrivo e della squadra che ha. Mi ha detto che mi sarei trovato molto bene, per me può essere una grande opportunità. Concordo con lui, penso che sia così: è una squadra che corre, che attacca. L'ho trovato entusiasta".
L'obiettivo è la salvezza. Cosa significa per te?
"Questo è l'obiettivo che mi hanno trasmesso. Sarà un anno molto importante. In ogni partita bisogna lottare su ogni palla, questo fa la differenza".
Cosa rappresenta per te Verona?
"È una possibilità per continuare a crescere. Quello che succederà non lo so, sono molto contento qua. Il mio obiettivo è crescere, mi è stata data una grandissima opportunità e sono contento di averla".
Cosa non ha funzionato a Cagliari? A quanti gol vorresti arrivare?
"Nei momenti difficili non è facile uscirne. A Cagliari abbiamo vissuto un anno difficile, con Di Francesco ma anche con Semplici. Nelle difficoltà siamo riusciti a lottare, per uscirne. Non mi prefiggo un obiettivo in termini di gol, voglio semplicemente dare tutto".
Puoi già giocare titolare?
"Deve decidere il mister, io mi devo mettere a disposizione. Mi preparo al massimo, poi sarà Di Francesco a capire chi starà meglio. Io sono disponibile, già da ora".
Che trattativa è stata?
"C'erano anche altre opportunità, oltre a questa. Ma quando il direttore mi ha chiamato ho capito che mi volevano fortemente. Apprezzo molto la chiamata di D'Amico, sapere che c'era Di Francesco, che mi sono sempre identificato in questa squadra, ha aiutato molto. Poi il mercato è strano, lo sapete: sono sempre stato chiaro con il direttore, gli ho sempre detto che volevo venire qua".
15.43 - Finisce la conferenza stampa.