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LIVE TMW - A Coverciano la 'Hall of Fame'. Donnarumma: "L'esperienza all'estero mi ha cambiato"

LIVE TMW - A Coverciano la 'Hall of Fame'. Donnarumma: "L'esperienza all'estero mi ha cambiato"
lunedì 13 novembre 2023, 19:51Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Coverciano (FI)
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18.20 - Nel primo giorno di raduno della Nazionale, il Centro Tecnico Federale di Coverciano ospita anche la ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’. L’appuntamento è fissato per le ore 18.40: alla cerimonia di premiazione interverranno il presidente federale Gabriele Gravina, il Ct Luciano Spalletti e il capodelegazione della Nazionale Gigi Buffon. Tra i premiati saranno presenti Gianfranco Zola, Alessandro Altobelli (Veterano Italiano), Cristiana Girelli (Giocatrice Italiana), Ernesto Pellegrini (Dirigente Italiano) e il giovane arbitro toscano Luca Martelli, che riceverà il premio Fair Play intitolato a Davide Astori.

I nuovi membri della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’ consegneranno un ricordo della propria carriera che andrà ad aggiungersi ai cimeli presenti nella Sala delle Leggende presso il Museo del Calcio. Ad altre tre grandi figure del nostro calcio, Siniša Mihajlović, Erno Egri Erbstein e Mario Sconcerti, protagonisti con differenti ruoli e in differenti epoche, saranno invece consegnati i riconoscimenti alla memoria, alla presenza dei rispettivi familiari.

18.40 - Ha inizio la cerimonia con una clip che omaggia tutti i trofei conquistati dalla Nazionale italiana

Prende la parola Gravina: "La vittoria genera entusiasmo, passione. Non sempre il sogno può diventare realtà, bisogna fare molta attenzione per centrare questo obiettivo senza però sottovalutare la qualità del percorso che viene intrapreso. La storia insegna che la strada che conduce alla vittoria è quella che scegliamo noi, poi non sempre il risultato finale coincide coi nostri sogni. La vera vittoria alla quale dobbiamo puntare è capire chi si prende cura del calcio in tutte le sue dimensioni, è importante tramandare i valori del calcio alle future generazioni. Questo è il nodo cruciale della Hall of Fame, fa capire le gesta di donne e uomini premiati qui, loro sono gli eroi del calcio che conosciamo senza alcuna distinzione. Questo è il messaggio bello che vogliamo dare, una vittoria che questa mattina è coincisa anche con la solidarietà svolta a Prato e alla provincia di Prato. La FIGC stamattina s'è unita col mondo del calcio per abbracciare tutto il mondo della solidarietà e per aiutare chi sta vivendo momenti molto difficili".

Prende la parola il capodelegazione della Nazionale Gianluigi Buffon, non ancora nella Hall fo Fame: "Credo di non esser stato preso ancora in considerazione perché molti mi ritengono ancora in attività - dice sorridendo -. Entrare nella Hall of Fame vuol dire far parte di una élite davvero speciale".
Nel 2006 Cannavaro ti 'prese' il Pallone d'Oro?
"No, devo dire la verità, ho concluso la carriera senza alcun rimpianto. Ho sempre messo davanti i risultati e le soddisfazioni di squadra".

Alessandro Altobelli il primo premiato di serata. Altobelli consegna al Museo del Calcio la maglia numero 9 della doppietta Italia-Malta 5-0 a Bergamo, una partita che ci permise di qualificarci all'Europeo del 1988. "Il Mondiale del 1982 è stato particolare, speciale - ha detto dal palco -. Siamo passati dalle stalle alle stelle. Iniziò malissimo, critiche su critiche. Ma noi avevamo un grande allenatore, Bearzot era il nostro uomo in più. L'Italia aveva studiato tutto prima. Nelle prime partite facemmo male perché Bearzot capì che le partite sono 7 e l'Italia va per vincere e arrivò alla migliore forma fisica a partire dalla quarta partita. La condizione fisica migliore nelle partite più importanti, fu quello l'aspetto decisivo".

Ernesto Pellegrini il secondo premiato di serata. Ex presidente dell'Inter, non è presente a Coverciano ma dona al Museo del Calcio la medaglia d'oro dello Scudetto dei record dell'Inter.

Prende la parola Luciano Spalletti che parla dello Scudetto conquistato col Napoli: "E' una situazione differente rispetto a ciò che si vive in Nazionale. Dentro un club si vive la quotidianità, la vita anche normale. C'è un rapporto molto più profondo rispetto a quello che c'è in Nazionale e diventa più facile modellare una squadra. Un campionato come quello vinto dal Napoli si può fare innanzitutto avendo a disposizione grandissimi calciatori, ciò che conta molto è sempre la qualità e il livello del calciatori. Io nel Napoli ho avuto a disposizione giocatori fantastici che mi hanno dato tutta la loro disponibilità, che mi hanno permesso di creare un corpo unico. Tutti i giorni lavoravano con serietà per esaudire le mie richieste e diventare sempre migliori. In quell'ambiente lì diventa poi un po' più facile riuscire a creare sensazioni particolari, riuscire a creare questa roba che viene dal cuore perché la vivono in quella maniera lì. Ogni incontro con una persona di Napoli è un arricchimento e tu per forza devi dimostrare e dare tutto".
Del Napoli parla anche Gianfranco Zola: "E' un posto speciale, se si ha la fortuna e la bravura di vivere stagioni speciali è incredibile... E' un posto che ti gratifica molto. Il Napoli lo scorso anno ha vinto lo Scudetto in un modo unico, lo ha fatto davvero con grande qualità e grande stile". Interviene Spalletti: "E' una città che ti mette a posto le cose che si sbagliano, te la fanno apparire corretta anche quando l'hai fatta male".
Quanto le dispiace vedere così il Napoli? Sono legatissimo a questi calciatori, mi dispiace molto - prosegue il ct -. So quanta passione ci mettono questi ragazzi e quella passione dobbiamo averla anche in questa Nazionale".

La giocatrice Cristiana Girelli la terza premiata di serata. Al Museo del Calcio la maglia degli ottavi di finale contro la Francia durante l'Europeo 2019: "Ho sempre considerato la Hall of Fame un riconoscimento straordinario, essere in questa lista mi riempie di orgoglio. Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio papà che è il mio primo tifoso e il mio primo critico, a mia sorella e a mia mamma e alle amiche che il calcio mi ha regalato, le compagne di un calcio bellissimo. Spero questo successo possa ispirare le generazioni future".
Prende la parola il ct della Nazionale femminile Andrea Soncin: "Cristiana è un esempio fondamentale. Oltre al merito che ha acquisito per la conquista di questo prestigioso titolo, spero possa iscrivere ancora pagine importanti e possa essere fonte di ispirazione e di guida per le nuove generazioni".

Il quarto premiato di serata è Gianfranco Zola che dona al Museo del Calcio una maglia del Chelsea. "Ma prometto di portare qui una maglia del Napoli che oggi per un contrattempo non sono riuscito a portare", ha detto Zola. "Per me - prosegue - l'avventura in Inghilterra è stata straordinaria, vivere in un'altra nazione ti apre l'orizzonte. Giocare in Inghilterra mi ha fatto crescere molto dal punto di vista fisico, ma non solo. Mi ha aiutato tanto anche nella vita di tutti i giorni, è una esperienza che consiglio a tutti".

Domanda per Spalletti: "Prenderesti Altobelli o Zola?" "Se posso, tutti e due... E' sempre importante far giocare i calciatori forti. I calciatori che ho allenato mi hanno dato tantissimo".

Domanda per Buffon: "Nel 2006 la bufera di Calciopoli vi ha aiutato?" "No, aiutati sarebbe troppo. Però quando il vento soffia forte e ti soffia in faccia, se sei un gruppo coeso e unito riesci a trovare gli strumenti giusti per raggiungere e conseguire risultati insperati".

Domanda per Altobelli: "Voi come avete reagito alle critiche?" "A noi più che critiche giornalistiche, erano critiche personali. Il silenzio stampa nacque dal caso che crearono i giornali riguardante Cabrini e Rossi. Da quel momento in poi arrivò il silenzio stampa e ci unimmo ancora di più".

Premio alla memoria per Erno Egri Erbstein. "E' stato uno dei costruttori del grande Torino, la squadra più importante mai avuta per cui tifarono tutti", ha detto Matteo Marani. "Quella meravigliosa squadra fu messa insieme dal presidente Ferruccio Novo e dall'allenatore Erno Egri Erbstein".
Riceve il premio la figlia, Susanna Egri: "Desidero solo esprimere la mia riconoscenza alla FIGC e al suo Presidente Gravina per aver voluto rendere onore alla memoria di mio padre. Lui aveva ricevuto già diversi riconoscimenti, l'avevamo soprannominato il condottiero degli immortali, ma questa celebrazione è fondamentale perché iscrivere il suo nome tra coloro che hanno contribuito a rendere grande il calcio italiano è molto bello, lui ne sarebbe orgoglioso".

Arrivato in platea anche Gianluigi Donnarumma: "L'esperienza all'estero ti cambia il modo di pensare, ti fa crescere sotto tutti i punti di vista. Mi sta facendo crescere sia in campo che fuori perché cambi modo di pensare e prospettive. Mi ha fatto solo bene".

Scorsa settimana sei stato contestato a Milano e hai dimostrato di patirla di meno...
"Non è stato facile a ottobre 2021 e non è stato facile ora. In campo cerchi di non farti distrarre da nulla, cerchi di dare il massimo. Dopo la partita ne risenti di più, scarichi un po' di emozioni, però in campo cerchi di non risentirne".

Premio alla memoria per Sinisa Mihajlovic, lo riceve la moglie Arianna. "Sono molto emozionata. Sinisa ha lasciato un vuoto enorme, è stato un uomo eccezionale, come padre, come marito ma anche come uomo di calcio non credo verrà dimenticato facilmente. Amava tantissimo il suo lavoro e l'ha dimostrato anche negli ultimi mesi di vita, ha continuato a lavorare fino alla fine. Aveva due grandi amori: la famiglia e il lavoro. E questo l'ha dimostrato durante la sua vita". Arianna Mihajlovic ha donato al Museo del Calcio due cimeli: una maglia che indossava durante gli allenamenti a Bologna, un'altra è la maglia donata dal Bologna subito dopo la sua morte durante la partita Lazio-Bologna con tutte le firme dei calciatori.

Spalletti su Mihajlovic: "Da un punto di vista professionale noi siamo sempre alla ricerca di personalità nel calcio, di persone che fanno vedere come ci si comporta e come si fa. Aveva questa grande autorità e un piede incredibile, era un uomo molto leale".

Premio speciale alla memoria di Mario Sconcerti. "Voglio ringraziare Marani e il presidente Gravina. Chiunque in questa stanza credo abbia avuto almeno qualche piccola discussione con mio padre, perché era un uomo appassionato e perché lui non era un uomo di calcio, ma studiava filosofia, religione, fisica... Nella vita ha sempre studiato, il suo più grande rimpianto è stato il non avere una laurea e la sua visione a 360° arrivava da questo. E poi dalla sua passione per il calcio", ha detto sua figlia Martina Sconcerti.

Premio fair play all'arbitro Luca Martelli che ha sospeso una partita per aiutare il padre e salvargli la vita grazie a un defibrillatore: "Sono situazioni in cui non puoi scegliere, ma devi sapere come agire. Ringrazio la Federazione per essere qui e chi mi ha assistito durante e dopo l'accaduto", ha detto.

Prende la parola Spalletti sul momento della Nazionale: "Ho a che fare con persone responsabili, generose, che vogliono costruire quel gruppo a cui si riferivano i mostri sacri. C'è un calcio tecnico, un calcio fisico e un altro relazionale che riguarda i rapporti extra-campo, noi abbiamo bisogno anche di questo per arrivare a essere una squadra top. La cosa fondamentale è sapere che tutto questo si fa per l'Italia, ognuno di noi non sarà nulla se pensa di fare le cose per sé stesso. Quando invece pensi di farlo per la tua patria a quel punto disponi di una forza superiore perché devi essere disposto a tutto".

Prende la parola Buffon sul momento della Nazionale: "L'unico contributo che posso dare è il sentore di ciò che mi percepiscono loro. Li vedo sicuri e sereni, vedo la loro applicazione e la loro caratura tecnica. Poi un ulteriore elemento di convinzione lo ritrovo in Spalletti, lui e il suo staff fanno si che noi possiamo essere più certi di ciò che andiamo ad affrontare".

Prende la parola Donnarumma sul momento della Nazionale: "Abbiamo due gare importanti, ma lavoriamo con serenità. C'è un gruppo forte, disponibile, che si allena bene. La mentalità farà la differenza e bisogna restare sereni, dobbiamo continuare a disputare al meglio gli allenamenti e così sono sicuro andrà tutto bene".

Prende la parola Di Lorenzo, disponibile solo per la gara contro l'Ucraina causa squalifica: "Fa male stare fuori, cercherò di aiutarli anche da fuori perché questo è un gruppo unito, solido. Sappiamo dell'importanza di queste due gare, vogliamo andare all'Europeo a tutti i costi e ci stiamo preparando al meglio per affrontarle".
Perché in sei mesi a Napoli la magia è svanita?
"Ti risponderei tranquillamente, ma non posso rilasciare dichiarazioni sulla nostra situazione. E' una situazione particolare che non ci vede felici, faremo di tutti per risolverla, ma non posso dire altro".

Spalletti sulla visita al Bambin Gesù con Totti: "Metteremo fine a questa fiction... Anzi, se mi avessero sentito avrei aggiunto anche io 2-3 pezzettini per aggiungere audience. Però se sono qui a fare questo mestiere è merito anche di Francesco che mi ha messo a disposizione tutta la sua qualità e bravura. Alla fine poi si ricompone sempre tutto".
Vuoi dire qui qualcuno di quei pezzettini?
"No, no. Mi farà piacere riabbracciarlo con un abbraccio di quelli forti. Le sensazioni, i sentimenti condivisi in campo appartengono a delle storie forti".

Cristiana Girelli sulla Nazionale maschile: "Sono molto fiduciosa, sono certa Spalletti riuscirà a trasmetterla anche ai ragazzi".
Altobelli sulla Nazionale: "Questa squadra ha un allenatore forte, bravo. Nel calcio ci vuole grinta, passione, voglia di vincere subito e vedo in questa squadra quella voglia".

Spalletti su Inghilterra-Italia: "Abbiamo fatto bene diverse cose, di quella partita bisogna portarsi dietro diverse cose. Poi nel secondo tempo ci sono state che mi sono piaciute meno".
Prende la parola Raspadori: "Sarai titolare? E' giusto chiederlo al mister, mancano ancora tanti giorni. So che qualsiasi decisione verrà presa, sarà presa in funzione della squadra. Noi dobbiamo pensare solo a migliorarci, a costruire il gruppo per migliorare le nostre prestazioni".

Buffon su Donnarumma: "Non gli consiglio nulla perché sta facendo tutto molto bene. L'unica cosa che posso dirgli è non accontentarsi e per farlo bisogna guardare solo chi è davanti, chi ha fatto di più".

19.52 - Cerimonia conclusa con una foto di gruppo.

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