Le pagelle dell'Udinese - Okoye incolpevole, Thauvin non si accende. Touré da psicodramma
Risultato finale: Udinese-Genoa 0-2
Okoye 6 - Attento sulla punizione potente di Pinamonti, la vede all'ultimo istante ma riesce a spingerla fuori. Non può niente sulle reti prese.
Ehizibue 4,5 - Sale in colpevole ritardo sul vantaggio genoano, poi manda in porta Thorsby con un retropassaggio incomprensibile ai più. Dal 46' Ebosse 5 - Figuraccia sul raddoppio: imbarazzante la facilità con cui viene sverniciato da Zanoli.
Giannetti 5 - In una difesa che fa acqua un po' da tutte le parti, evita il tracollo salvando sulla linea di porta. Ma poi va in tilt anche lui.
Touré 4 - L'espulsione più veloce del campionato, record di cui però non si sentiva il bisogno: trasforma la partita in uno psicodramma.
Zemura 5 - Letture parecchio approssimative da terzino, non va molto meglio con le incursioni: i cross non arrivano mai a destinazione.
Lovric 5,5 - Un controllo da applausi, qualche intercetto. Non abbastanza per raggiungere la sufficienza. Corre parecchio, spesso a vuoto. Dal 66' Atta 5,5 - Fatica ad emergere.
Karlstrom 5,5 - La soluzione emergenziale pronta all'uso, gioca un tempo da centrale difensivo senza demeritare. Pomeriggio complicato.
Ekkelenkamp 5 - Penalizzato dall'andamento della sfida, fatica a trovare spazi per incidere: il ritorno da titolare non è certo indimenticabile.
Thauvin 5,5 - Trequartista solo sulla carta, perché le cose si mettono subito male: costretto ad arretrare il raggio d'azione, perde molto. Non si accende. Dal 75' Iker Bravo sv
Davis 5,5 - Prestazione di sacrificio, a tratti commovente nel tentativo rugbistico di portare avanti la squadra con il suo strapotere fisico. Dall'88 Rui Modesto sv
Lucca 5 - Runjaic non lo toglie nonostante l'uomo in meno, però in cambio ottiene poco o nulla. La fiducia dura l'arco di un tempo. Dal 46' Kristensen 5,5 - Col suo ingresso si torna alle vecchie abitudini, ma il reparto continua a scricchiolare.
Kosta Runjaic 5 - Nel giro di un paio di minuti il piano gara diventa carta straccia, dà un segnale di coraggio alla squadra lasciando le due punte ma a inizio ripresa ridisegna la tattica con scarsi risultati. L'assenza di Bijol ha scoperchiato i limiti difensivi, la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare apre la crisi.