Le pagelle dell'Hellas Verona - Tameze sa fare anche il centravanti, Silvestri è un gigante
Lazio-Hellas Verona 1-2
(56’ Caicedo; 45’ aut. Lazzari, 67’ Tameze) -
Silvestri 7,5 - Ma che portiere è diventato? Il voto è così alto da far pensare che i suoi vincano grazie a lui. Per 80 minuti non è così, poi diventa un gigante davanti ai disperati tentativi laziali.
Lovato 6,5 - Il suo tecnico lo piazza su Milinkovic e dopo un quarto d’ora lo rimanderebbe in panchina, poi ci ripensa. Buon per il Verona, perché il ragazzo ha stoffa e lo conferma.
Magnani 7 - Difficile trovare un insufficiente nel Verona di oggi, ma lui è stato proprio tra i migliori. Mura Immobile, mica uno qualsiasi.
Dawidowicz 6 - Tante belle chiusure, qualche sbavatura. Ma contro i corazzieri laziali gliele si possono concedere.
Faraoni 7 - Provvidenziale con alcuni interventi difensivi, mette il cross del primo vantaggio scaligero. Rimpianto per la sua ex squadra.
Barak 6,5 - Inizia la serata con una topica che fa sussultare Juric. Poi si riprende e conduce in porto una partita giocata davvero bene.
Veloso 6 - L’esperienza e anche la corsa. Meno nel vivo del gioco rispetto al compagno, ma quando serve c’è.
Dimarco 6,5 - Chissà se quel tiro si sarebbe infilato comunque in porta. Lazzari non toglie i dubbi, lui rimanda l’appuntamento col gol. Ma la sua firma, sull’1-0, c’è comunque.
Salcedo 6,5 - Juric gli dà fiducia, lui alla prima da titolare non la tradisce. Decisivo col pressing e forse anche l’appoggio per il 2-1 di Tameze. (Dal 77’ Colley s.v.)
Zaccagni 6 - Elegante come sempre, questa sera più defilato nell’economia della partita. Sbaglia un appoggio non da lui, cede il palcoscenico. (Dall’87’ Lazovic s.v.).
Tameze 7 - Sa fare bene tante cose. La novità è che sa fare egregiamente anche il centravanti. Schierato in un ruolo non suo, piazza di opportunismo la zampata che vale la vittoria. (Dal 69’ Favilli 6 - Prova a tenere alta la squadra).
Juric 7 - Reinventa la squadra, blocca le fonti di gioco della Lazio, vince grazie a una sua assoluta novità tattica. Sarà che i suoi ragazzi vanno oltre l’ordinario, come ha detto nei giorni scorsi. Ma ce li porta lui.