Le pagelle dell'Atalanta - Gollini strepitoso, Gomez riaccende la Dea. Perla di Freuler
Juventus-Atalanta 1-1
(29’ Chiesa; 57’ Freuler)
Gollini 8 - Non capita tutti i giorni di parare un rigore a Ronaldo. Lui lo fa come se bevesse un bicchiere d’acqua fresca: fermare la palla è quasi lesa maestà. Superlativo anche prima e dopo, nonostante la pallonata in faccia.
Djimsiti 6 - Prova a metterci una pezza su Chiesa, senza grosse fortune.
Romero 5,5 - Contro un passato fin qui solo immaginato, spedisce fuori Arthur. Passivo sul gol di Chiesa, prova a riscattarsi ma Szczesny gli dice di no.
Palomino 5,5 - Qualche sbavatura all’inizio, soprattutto in disimpegno. Poi la gara scivola via, con qualche affanno.
Hateboer 6 - Chiesa s’accende a intermittenza: quando lo fa, gli scappa. Chiude in crescendo.
De Roon 6 - Rischia il rosso con un intervento a martello su Cuadrado. In sordina rispetto al compagno qui sotto, come tutta la Dea cresce con l’ingresso di Gomez.
Freuler 7 - Un gol che pesa come un macigno, bello come quello di Chiesa nel primo tempo ma più decisivo. Risponde presente, ancora una volta.
Gosens 5,5 - Dalle sue parti agisce la McCuadra, la coppia più fastidiosa della Vecchia Signora. La soffre, anche se ogni tanto prova a sganciarsi come nelle belle serate.
Malinovskyi 6,5 - A volte esagera, perché anche lui non può segnare da qualsiasi posizione. Ma il suo sinistro è caldo e potente, e qualche preoccupazione la causa a Szczesny. (Dal 71’ Miranchuk 6 - Voto sulla fiducia, perché deve ritrovare la condizione).
Pessina 6 - Uno squillo a inizio gara e poi poco altro. Ha molto da fare in fase difensiva, sull’asse più rodata della Juve. (Dal 53’ Gomez 7 - L’Atalanta è davvero pronta a fare a meno di lui? No. Mette lo zampino nel gol di Freuler e cambia la squadra).
Zapata 5 - Non segna da fine ottobre, sbatte inesorabilmente sulla premiata ditta Bonucci-De Ligt. Polveri bagnate. (Dal 71’ Muriel 5,5 - Per lui mezzo voto in meno, perché non incide come potrebbe su una gara bloccata).
Gasperini 6 - Conta l’Atalanta. E allora al 53’ mette da parte l’orgoglio e butta dentro quel toccasana che è il Papu: chapeau. La Dea gioca complessivamente meno bene della Juve, segno che c’è tanto da fare, ma s’aggrappa a Gollini e porta a casa un punto d’oro visto l’avversario.