Le pagelle del Milan - Tomori e Kalulu alzano il muro. Ma quanti Tonali ci sono in campo?
Risultato finale: Milan 2, Juventus 0.
Tatarusanu 6 - Spettatore non pagante fino al 70', quando Milik lo richiama all'ordine: raccoglie senza problemi.
Kalulu 7 - Evidentissimo perché sia diventato un insostituibile di questa squadra: oggi schierato da terzino ma non sembra neanche accorgersi del cambio di ruolo. Aggressivo, puntuale, difensivamente perfetto: Kostic vive una serata davvero difficile e nel finale firma anche un salvataggio miracolo che vale il 'clean sheet' per Tarusanu.
Gabbia 6,5 - Diligente, elegante, mai fuori posizione: la semplicità con cui Pioli si affida al suo quarto centrale in una partita di questa importanza, e la risposta avuta, rende bene l'idea di quanto sia grande il Milan.
Tomori 7 - Riscatta la terribile prestazione di Londra con una prova di grandissima sostanza, nonostante la copertura di Theo sia sicuramente non impeccabile, a cui aggiunge la zampata del gol dell'1-0. Da lì in poi per il Milan diventa tutto facile.
Theo Hernandez 6,5 - Riduttivo definirlo un esterno sinistro. Lo si trova centrale in fase di costruzione, al limite dell'area a concludere e addirittura come uomo più avanzato della squadra, scattare sul filo del fuorigioco. Insostitubile numero 2.
Tonali 6,5 - "Mi chiamo Tonali, risolvo problemi". Sembra voler dire questo ogni gara del numero 8 rossonero, un calciatore totale che è possibile trovare a ridosso della punta e sul capovolgimento di fronte al limite della propria area intendo a sradicare il pallone dai piedi dell'avversario. Vedi alla voce "centrocampista box to box".
Bennacer 6,5 - Se Tonali è dappertutto, l'algerino sai sempre dove trovarlo: sulla linea dei difensori a impostare il gioco o qualche metro più avanti, se la situazione di gioco lo richiede. Tocca una infinità di palloni sbagliandone davvero pochissimi. Dall'85' Vranckx sv.
Pobega 6 - È la mossa a sorpresa di Pioli, che non modifica il modulo e gli chiede di dare fisicità alla trequarti: non risulta decisivo nell'impedire la regia di Locatelli, piuttosto dà una mano a Giroud nei duelli, sempre fisici, coi colossi bianconeri. Dal 59' Krunic 6 - Continua nel lavoro oscuro inaugurato dal compagno di squadra.
Brahim Diaz 6,5 - Generoso, i compagni lo cercano tanto ma in apertura si fa notare più per i palloni persi che per i guizzi. Pioli gli dà fiducia e non solo a parole: dopo le dichiarazioni del pre-gara arrivano i fatti. Rientra in campo nella ripresa e dà ragione al tecnico con la gran giocata del raddoppio. Dal 64' De Ketelaere 6 - Entra ma non incide: gli serve ancora tempo per diventare il calciatore di cui il Milan ha indubbiamente bisogno per alzare la posta in Europa.
Leao 7 - Rischia l'eurogol con un tacco volante direttamente da corner: il palo gli e ci nega questa meraviglia assoluta. Ci prova con un destro violento dal limite dell'area: stesso risultato. Sfortuna a parte, la prova odierna è l'ennesima dimostrazione di superiorità del miglior calciatore della Serie A. Dall'84' Origi sv.
Giroud 6,5 - Ingabbiato dai due centrali bianconeri, si dà comunque un gran da fare e riesce ad essere decisivo, seppur in modo sporco: nasce da una sua conclusione, seminnocua, lo stop e successivo tiro di Tomori che sblocca la gara. Dal 64' Rebic 6 - Dà profondità alla manovra, pur senza riuscire a incidere nei minuti che Pioli gli concede.
Allenatore: Stefano Pioli 7 - Si potrebbe parlare della fiducia a Brahim, totalmente ripagata, o della trasformazione di Leao da giocoliere a calciatore sempre decisivo. Risultato però ancor più impressionante la facilità con cui il suo Milan cambia interpreti, inserendo calciatori come Pobega e Gabbia nell'undici, senza variare minimamente la qualità del gioco espresso.