Lazio, Fabiani dopo la Juve: "Se Patric fosse stato in malafede sarebbe stato giù 20 minuti"
Il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani, nella tarda serata di ieri, ha parlato anche in zona mista degli episodi arbitrali all'interno della sfida persa contro la Juventus. Questo il pensiero del dirigente riportato da Lalaziosiamonoi:
"Non sono arrabbiato, sto mandando dei messaggi ai naviganti, agli alieni di prestare più attenzione nel giudicare nei novanta e passa minuti che fanno tutte le squadre, non soltanto la Lazio, di avere più uniformità di giudizio. Una condotta violenta è violenta se la faccio io come gli altri. Posso pensare che fossero distratti (al Var, ndr), che stessero sorseggiando un caffé per la stanchezza, perché stare davanti a un monitor può essere stancante. Bene, se si ha sbagliato è giusto che gli si dia un po' di riposo, alzando il livello di guardia di queste situazioni. Non è solo la Lazio a lamentarsi, ma tutte. Ci mancano punti per la classifica, ma c'è la consapevolezza di aver fatto una buona guardia in un campo difficile. La Juve non ha bisogno di queste sviste, può vincere lo stesso. Giocare in dieci contro dieci mentre si va verso il pareggio può dare entusiasmo alla squadra. Io sono entrato nello spogliatoio e ho fatto i complimenti ai ragazzi, anche il presidente mi ha chiamato pregandomi di fare i complimenti alla squadra, anche per l'atteggiamento sportivo. Patric se fosse stato in malafede, restava a terra venti minuti. Noi, invece, preferiamo giocare a calcio guadagnandoci sul campo ciò che ci spetta".
"A Formello abbiamo una sala regia che probabilmente non hanno nemmeno i migliori network d'Italia, ma anche gli episodi con fermo immagine e righe che possiamo tracciare. Io dico al signor Rocchi, persona per bene, di essere un po' più energico. Si è rovinata una partita che la Juventus probabilmente avrebbe potuto vincere lo stesso. Abbiamo il rammarico che Romagnoli viene sanzionato, Patric non è stato nemmeno preso in considerazione. A Firenze, dove il VAR non doveva intervenire, interviene arbitrariamente. Brutti rapporti tra il presidente e Gravina? Non credo a queste cose, sennò non sarei qui a parlare, sarebbero cose brutte e ingiuste. Io dico che il designatore e la sua squadra devono intervenire per dare delle linee guida, dei binari, perché sennò si deraglia spesso e volentieri".