La scuola di Slot e una nuova difficile vita allo Shakhtar: il Bologna sfida Pusic
Esordio in Champions League per il Bologna contro una delle storiche presenze fisse del calcio europeo che conta: lo Shakhtar Donetsk, una delle grandi corazzate del calcio dell'est. Ucraina, figlia di un paese martoriato dalla guerra in questi anni, col calcio che si è fermato, è ripartito, e che ora guarda all'Europa con speranza. Gli arancioneri arrivano ai blocchi di partenza senza più grandi stelle brasiliane come un tempo anche se molti fanno sempre parte della rosa. Ma il tecnico è uno dei grandi punti fermi del progetto, ovvero Marino Pusic.
Una vita in Olanda
Pusic è nato il 18 agosto 1971 a Mostar,ma la sua carriera da giocatore è iniziata nei Paesi Bassi, dove ha giocato per club come De Graafschap, Go Ahead Eagles, e ha fatto parte della Stella Rossa, sebbene non abbia mai giocato nelle partite che hanno portato il club a vincere la Coppa dei Campioni 1990-91. Dopo il suo ritiro come giocatore, Pusic ha intrapreso la carriera da allenatore, iniziando nel settore giovanile del Vitesse e poi come assistente in vari club, tra cui NAC Breda, Inter Baku, e FC Twente.
A scuola da Slot
La sua ascesa a capo allenatore è avvenuta con il Twente, dove ha iniziato come allenatore ad interim nel 2017, diventando poi primo in carica a tutti gli effetti e portando la squadra alla promozione dalla Eerste Divisie all'Eredivisie nel 2019, sebbene sia stato esonerato poco dopo questo successo. Stranezze dal calcio. Non si è però fermato e ha continuato a studiare, a lavorare, visto che successivamente, ha lavorato come assistente in club come AZ Alkmaar e Feyenoord, dove ha seguito Arne Slot.
Ritorno da primo in carica
Nel 2023, Pusic è stato nominato allenatore dello Shakhtar Donetsk, firmando un contratto fino al 2026. Con gli avversari odierni del Bologna in Champions League, ha vinto il campionato ucraino nella stagione 2023-24, dimostrando la sua capacità di gestire squadre a alto livello e in contesti complessi. Primo, vice, assistente, di nuovo primo in carica. Pusic ha vissuto, e sta vivendo, una carriera in crescita, nonostante a cinquantatre anni non sia certo uno di primo pelo della novelle vague. Ma è certamente l'arma in più di uno Shakhtar da non sottovalutare.