La Roma strapazza il Brighton, all'Olimpico finisce 4-0: gol e highlights della gara
La Roma cala il poker contro il Brighton, un netto 4-0 dei ragazzi di De Rossi contro la formazione allenata da Roberto De Zerbi. Una prova di forza dei giallorossi che dopo questa partita hanno un piede e mezzo ai quarti di finale di Europa League, anche se contro le squadre inglesi non bisogna cantare vittoria troppo presto.
Nel video in calce la sintesi ed i gol di Roma-Brighton 4-0
Il tabellino della gara
Roma (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, N'Dicka, Spinazzola (36' st Llorente); Cristante, Paredes (27' st Bove), Pellegrini; Dybala (27' st Baldanzi), Lukaku (42' st Azmoun), El Shaarawy (42' st Zalewski). A disp.: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Smalling, Sanches, Aouar, Angelino. All.: De Rossi
Brighton (4-2-3-1): Steele; Lamptey, Van Hecke, Dunk, Igor (30' st Estupinan); Gilmour (36' st Baleba), Gross; Buonanotte (30' st Veltman), Enciso (1' st Fati), Adingra; Welbeck (36' st Ferguson). A disp.: Verbruggen, McGill, Webster, Lallana, Moder, Peupion, Baker-Boaitey. All.: De Zerbi
Le parole di De Rossi al termine della gara
Io penso che ogni squadra, anche le migliore, abbiano fase calanti in questa stagione. Non è che abbia fatto chissà cosa, si è incanalato tutto nel migliore dei modi, sono felicissimo, ma penso dal primo giorno e lo penso fino alla morte: sono giocatori forti, hanno grande qualità in attacco, altri allenatori si sognano alcuni calciatori. È una squadra forte che vince le partite, cerco di farli andare forte in allenamento. Bisogna correre tanto, li tratto da esseri umani e loro rispondono sul campo con queste prestazioni incredibili".
Abbiamo visto tante belle cose.
"Io non minimizzo la portata della vittoria, la mia felicità, la prestazione dei giocatori. Noi ci troviamo comodi quando siamo più bassi, ce l'abbiamo nel dna, ma nel secondo tempo potevamo risalire un po' meglio. Riusciamo a fargli male quando ripartivamo, a parte negli ultimi minuti. Sono contento dell'attenzione che ci abbiamo messo. Giocavamo contro una squadra diversa da tutte le altre, perché lo allena uno che è diverso da tutti gli altri. Io lo amo, c'è gente che non lo fa. Per prepararla tocca prendere il doppio del tempo".
