L'Inter non si ferma più: Inzaghi espugna Bergamo, primo ko in casa per la Dea. Finisce 2-1
Inter batte Atalanta 2-1: a segno Calhanoglu, Lautaro e Scamacca.
Tre punti bagnati dalla pioggia e dal sudore, tre punti d'oro per l'Inter di Simone Inzaghi, che mantiene la vetta della classifica e supera uno degli ostacoli più temuti della Serie A. I nerazzurri di Milano, del resto perfetti in trasferta con cinque vittorie su cinque in questo avvio di stagione lontano da San Siro, sono la prima squadra a espugnare Bergamo in questo campionato, battendo l'Atalanta col risultato di 2-1: decisive le reti di Hakan Calhanoglu su rigore e di Lautaro Martinez, autore di un autentico gioiello, mentre per i padroni di casa è Gianluca Scamacca a segnare il gol che in fin dei conti vale solo un finale meno pesante. Rovinato, quello della Dea di Gian Piero Gasperini, dai due cartellini gialli rimediati in mezz'ora da Toloi, che nel finale lascia la squadra orobica in dieci proprio mentre cerca disperatamente di trovare il pareggio. Finisce l'imbattibilità casalinga dell'Atalanta, continua la striscia positiva dei nerazzurri di Inzaghi: vittoria pesantissima in un turno cruciale, nel quale il Milan sperava di recuperare terreno e la Juve andrà a Firenze in un'altra gara a dir poco complicata e non solo per la storica rivalità. Il tecnico piacentino si gusterà da primo in classifica e padrone del proprio destino entrambe le gare: non è stata la miglior Inter della stagione, complice la pioggia battente su Bergamo dal primo all'ultimo minuto, ma ha portato a casa la nona vittoria in undici giornate di questo campionato, di tempra oltre che di qualità. Ora c'è il Salisburgo in Champions League, ma il mini ciclo di trasferte - dopo Bergamo, ci saranno Napoli al Maradona e Juventus allo Stadium - fa un po' meno paura, mentre i padroni di casa salutano il quarto posto: sorride pure Rudi Garcia.
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Acqua, calci, un infortunio e un rigore: un episodio decide il primo tempo. La pioggia condiziona l'avvio di gara, molto sottotono anche per il rispetto reciproco tra le due compagini. L'Atalanta prende campo col passare dei minuti, di Ruggeri l'occasione più limpida. Alla mezz'ora finisce la gara di Pavard: il francese mette male il ginocchio a terra dopo un contatto aereo con Lookman - per la cronaca, la girata del nigeriano sul cross di Zappacosta non trova la porta - e fa preoccupare tutti, anche se gli aggiornamenti successivi fanno riferimento a un mero trauma e dunque tranquillizzano. È proprio Darmian, il suo sostituto, a rendersi protagonista dell'episodio che cambia la serata: pescato da Calhanoglu con un lancio alla Totti, viene travolto da Musso. Pochi dubbi per Sozza, che omaggia Gasperini di un cartellino giallo per proteste: dal dischetto va proprio il turco, nulla da fare per l'imbattibilità casalinga della Dea che finisce insieme a un primo tempo nella cui coda, trovato il gol dell'1-0, l'Inter prende anche coraggio.
Gioiello del Toro, Scamacca timbra. Tanto incolore la prima frazione di gioco, quanto accesa la ripresa. I cambi non premiano Gasperini, che rivoluziona la Dea inserendo Pasalic e subisce il raddoppio: lo firma Lautaro, al dodicesimo gol in questo campionato, con una meravigliosa conclusione a giro dal limite destro dell'area di rigore orobica. I padroni di casa restano in partita: la riapre Scamacca, che ringrazia Lookman. Bravo il nigeriano a rubare palla a Dimarco dopo un retropassaggio complicato di Calhanoglu, parecchi dubbi sulla regolarità dell'azione. Accorciare le distanze, Gasperini le prova tutte per evitare la sconfitta, inserendo nel finale anche De Ketelaere e Muriel. Sommer è chiamato agli straordinari su Scamacca e non solo, mentre Dumfries si mangia il gol della tranquillità a tu per tu con Musso. Inzaghi sceglie il coraggio e butta dentro sia Asllani che Sanchez: è l'albanese a lanciare il cileno, steso da Toloi. Secondo giallo in mezz'ora per l'italo-brasiliano, che va sotto la doccia senza troppe polemiche e spegne sul nascere l'ardente forcing finale della squadra di Gasperini.