L’eterno perdente Kane, a Lautaro manca solo la Champions: Inter-Bayern è sfida tra bomber

Harry Kane e Lautaro Martinez questa sera si ritroveranno faccia a faccia nel ritorno dei quarti di Champions League. Due attaccanti totali, opposti per stile e percorso, accomunati dalla stessa ossessione: il trofeo più ambito d’Europa, che a entrambi è sfuggito in finale. L’andata, decisa da un gol dell’argentino e da un palo dell’inglese, ha raccontato una storia di dettagli. Ma stasera a San Siro, lo ha ricordato Simone Inzaghi, l’Inter dovrà pensare di ripartire dallo zero a zero e non dal 2-1 di Monaco.

Kane è l’archetipo del centravanti elegante: piedi da numero 10, intelligenza tattica, numeri da fuoriclasse. Ha segnato più di tutti tra i due – 374 reti nei club – ma ha sempre visto i titoli da lontano. Neppure l’addio al Tottenham e l’approdo al Bayern gli ha portato fortuna: i bavaresi, per la prima volta dal 2013, hanno perso la Bundesliga.

Lautaro è potenza, corsa e fame. Leader silenzioso, è cresciuto in fretta all’Inter, dove ha vinto due scudetti, e con l’Argentina ha già alzato la Copa America (due volte, la seconda da capocannoniere) e il Mondiale. Gli manca solo la Champions. Meno prolifico di Kane (176 reti nei club), ma più incisivo in fase di pressing, recupero e sacrificio.

I numeri fotografano le differenze: Kane segna di più e corre di più, Lautaro è più veloce e contrasta di più. Eppure entrambi sono il cuore pulsante delle rispettive squadre. Solo uno resterà in corsa per la coppa dalle grandi orecchie: chi segnerà di più, certo. Ma anche chi saprà essere decisivo nel momento che conta davvero.